S’io avessi le belle trecce prese… così funziona la mia memoria, l’altro giorno con un amico si evocavano le Rime petrose di Dante, scritte per la fuggevole Pietra (che non c’era), e all’alba come un fulmine erotico quel verso: Dante sublima, svanito il desiderio si incornicia la forma. Come cosa c’entra Buñuel?
S’io avessi le belle trecce prese,
che fatte son per me scudiscio e ferza,
pigliandole anzi terza,
con esse passerei vespero e squille:
e non sarei pietoso né cortese,
anzi farei com’orso quando scherza;
e se Amor me ne sferza,
io mi vendicherei di più di mille.
Ancor ne li occhi, ond’escon le faville
che m’infiammano il cor, ch’io porto anciso,
guarderei presso e fiso,
per vendicar lo fuggir che mi face;
e poi le renderei con amor pace.