«Quando ho pubblicato la mia prima foto su Instagram, non sapevo che stavo accendendo la scintilla di qualcosa di straordinario. Condividevo scorci di vita, istantanee del mio quotidiano, senza immaginare che dietro ogni like, ogni commento, ci fosse un cuore che batteva all’unisono con il mio. E così, giorno dopo giorno, ho iniziato a percepire la magia di questa connessione: decine, centinaia, migliaia, poi milioni di persone che trovavano ispirazione e conforto nelle mie immagini e parole.»
Con queste parole Elisabetta Galimi introduce il suo libro al lettore, raccontando della sua avventura su Instagram iniziata per caso. Un percorso non privo di ostacoli ma costellato di dubbi, critiche e momenti di incertezza.
L’avvento dei social network ha creato effetti concreti sul modo di sentire e di pensare degli utenti, che finiscono per modificare le loro pratiche di interazione sociale usuali. È cambiato il rapporto con sé stessi e soprattutto con gli altri, più diretto ma molto più mediato. Le nuove tecnologie ci consentono di incontrare molte persone ma tendono a togliere il sapore, la genuinità, l’originalità e la freschezza alla relazione interpersonale vera e propria. Ci danno maggiori possibilità di partecipare alla vita sociale condividendo anche luoghi virtuali, ma non è detto che questa partecipazione sia poi effettiva. Internet può rappresentare un mezzo per fuggire dalla realtà quotidiana e rifugiarsi in un mondo illusorio e gratificante, in cui l’elemento virtuale permette di superare le difficoltà che possono caratterizzare le interazioni reali.1
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione rappresentano tecnologie del sé corporeo e mentale che modificano le pratiche e i contesti attraverso i quali l’essere umano dà forma a sé stesso e costruisce il proprio sapere. Facebook, per esempio, è diventato nell’infosfera – lo spazio globale nel quale si scambiano informazioni – la metafora stessa del sapere inteso come rete di informazioni e conoscenze interconnesse, condivise ed elaborate dalle persone in forma sociale e comunitaria. Il condividere il proprio sapere, le proprie informazioni, opinioni e conoscenze attraverso i social network chiama il singolo a una responsabilità del proprio sé sociale.2
Elisabetta Galimi ha percepito fin dal suo esordio su Instagram il peso della responsabilità per la condivisione social di istantanee della sua esistenza. Emulazione, condizionamento e fraintendimenti sono all’ordine del giorno e in progressivo aumento con l’incremento dei followers. Eppure non è di questo che ha voluto parlare nel suo libro, piuttosto dei risvolti positivi di questa esperienza, dando così origine a una vera e propria guida per diventare influencer di Instagram partendo da zero.
I dati di fatto sono impressionanti. Secondo le ricerche di Marketing Hub, a livello globale, l’influencer marketing vale 21 miliardi di dollari. Le aziende utilizzano in misura sempre crescente questa forma di comunicazione e sponsorizzazione dei propri prodotti perché i consumatori ci credono e la amano. Gli utilizzatori dei social media danno più retta agli influencer che ai giornalisti. Alcuni sono convinti che i brand siano più in condizione dei Governi di risolvere problemi sociali. Diventare influencer oggi è il sogno di molti, giovani e meno giovani.3
Il motivo per cui Galimi ha deciso di scrivere il successo a portata di like è proprio insito in questo comune e diffuso desiderio di diventare influencer, ovvero per rispondere in maniera corale alle tante richieste di informazione e suggerimenti che la stessa riceve via social.
«Molti non capiscono che dietro ogni profilo di successo esiste un mondo, sconosciuto ai più, composto da procedure che spaziano dalla scelta dell’outfit alla location dove realizzare i contenuti, dallo studio di strategie comunicative e di marketing, mirate alla costruzione di una solida community, all’analisi attiva e costante dei trend e dei mercati, al fine di stare il più possibile al passo coi tempi. Pensa che per costruire un Reel di nemmeno un minuto, o anche solo per scattare una semplice fotografia da condividere come Post, la media di tempo di realizzazione si aggira intorno alle cinque ore.»
Eppure, in base ai risultati dello studio di Maximilian Beichert, dietro il marketing digitale non vi è solo il lavoro di preparazione ma anche il potere nascosto che lega influencer, politica e brand. Nel panorama del marketing digitale, pochi fenomeni hanno dimostrato la stessa capacità di modellare opinioni e spostare l’ago della bilancia dell’informazione pubblica come l’influencer marketing. Se un tempo questo strumento era appannaggio esclusivo delle aziende, oggi rappresenta un’arma fondamentale anche per le campagne politiche, come dimostrato dall’ascesa del movimento Make America Great Again e dall’uso strategico dell’influencer marketing da parte di Donald Trump.4 La Generazione Z, e non solo essa, si affida sempre più ai social per documentarsi anche su salute, benessere e medicina. Questo fenomeno porta con sé vantaggi e sfide: se da un lato gli influencer possono sensibilizzare e avvicinare i giovani a tematiche di interesse sanitario, dall’altro la disinformazione può avere un impatto negativo sulla salute pubblica.5
Il libro di Elisabetta Galimi non affronta, se non marginalmente, questa tipologia di problematiche, soffermandosi invece maggiormente sugli aspetti tecnico-pratici del lavoro di influencer e sul marketing a esso correlato, osservando il tutto sia dal punto di vista dei potenziali “influenzatori” che da quello di aziende e brand.
Irma Loredana Galgano
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Elisabetta Galimi con Alessandro Lucino, Il successo a portata di like. Strategie e suggerimenti per guadagnare si Instagram partendo da zero, Sonda Edizioni, Milano, 2024.
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1S. Soderini, Lo sviluppo dei social network: fenomeno di socializzazione o alienazione?, in State of Mind di inTHERAPY, 23 novembre 2015.
2E. Isidori, Quando l’educazione è nella rete: per una pedagogia del social networking, in MeTis – Mondi educativi. Temi, indagini, suggestioni – 10 gennaio 2020.
3E. Sassoon, Influencer marketing, e oltre, in Harvard Business Review – Italia, maggio 2024.
4B. Orlando, Influencer, politica e brand: il potere nascosto dietro il marketing digitale, in UniBocconi.it, 24 febbraio 2025.
5#Formazione Mangiagalli Journal Club 2025, Social, influencer e informazione scientifica per la Generazione Z, in policlinico.mi.it, 20 gennaio 2025.