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In cerca di Pan. Intervista a Filippo Tuena

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Questa settimana per Le Tre Domande del Libraio su Satisfiction incontriamo lo scrittore Filippo Tuena, una delle grandi penne della letteratura italiana contemporanea. Autore di libri memorabili come “Tutti i sognatori”, “Le variazioni Reinach”, “Ultimo parallelo” , “Le Galanti” e “La voce della Sibilla”, arriva nelle nostre librerie in questo 2023 con un libro targato nottetempo dal titolo “In Cerca di Pan”.

Filippo, ci porti nell’officina di lavorazione di questo libro particolarissimo e ci racconti come nasce l’idea di “In cerca di Pan”?

Il libro nasce durante i mesi di pandemia e di clausura, quasi contemporaneamente a ‘La voce della Sibilla’ e manifesta, certamente, un desiderio di libertà che quel periodo aveva ridotto. Per molti anni io e mia moglie abbiamo dedicato un paio di settimane estive a visitare la Grecia, sia le Cicladi che la terraferma. Così ho cercato di ripercorrere quei viaggi non tanto con l’intenzione di scrivere un resoconto puntuale di quell’esperienza quanto di trasformarla in una meditazione sulla persistenza del mito classico nel nostro mondo. Rispetto ai miei libri più recenti è un testo molto più narrativo; ho fatto raro uso di testi di riferimento e lavorato molto con i ricordi e le sensazioni di quei viaggi.

Un libro che è  un viaggio nello spazio e nelle epoche, tra passato e presente, in una strana navigazione verso Oriente. In questo piccolo spazio su Satisfiction vogliamo incuriosire e convincere i lettori forti attraverso un piccolo racconto della trama libro. Ci porti con la tua penna di incanto tra le storie che animano il libro.

Il libro comincia sul ponte di una nave che salpa dal porto di Brindisi in direzione della Grecia. Costeggiando Paxos l’equipaggio e i viaggiatori ricordano la voce che in una precedente crociera che si dirigeva in Italia aveva annunciato la morte del grande dio Pan. Facendo il percorso contrario, andando verso le origini dei Miti, l’equipaggio si domanda se il grande dio Pan sia ancora vivo e ne segue le tracce. E dunque la nave, che a volte sembra procedere a motore e a volte a vela o a remi, inizia un periplo del Peloponneso che terminerà ben oltre le coste elleniche, sino a Costanza, sede dell’esilio di Ovidio, poeta che sembra far parte della stralunata compagine di viaggiatori. Vi sono soste ed esplorazioni a Delfi, a Mikonos, nel Mani, a Sparta, a Vravrona. Si ripercorrono le vicende di Atteone, cacciatore inviso ad Artemide; si osservano nella navigazione notturna le costellazioni che ricordano Perseo e Andromeda; alcuni viaggiatori ricordano le loro città d’origine, sempre collegate ai frammenti sopravvissuti del Mito. Alla fine del viaggio si giunge a Costanza, al fatiscente casinò dove si chiude la vicenda (che ovviamente non svelo).

Ovidio e le Metamorfosi, le ninfe, la riscoperta del mito. Da qualche anno a questa parte hai cominciato a deliziarci con queste continue immersioni nel bello e nella classicità. Ci racconti come si è evoluta la tua scrittura adattandosi a queste nuove tematiche, pur restando la voce di Filippo Tuena facilmente sempre riconoscibile e ci indichi anche il libro da mettere nello zaino per le nostre letture da accoppiare a questo “In cerca di Pan”?

Il libro nasce da una costola de ‘Le Galanti’, in qualche modo ripercorre quell’atmosfera. In ‘In cerca di Pan’ l’alternanza tra prosa e versi è più accentuata rispetto a miei lavori precedenti. M’interessava portare alle estreme conseguenze la sintesi narrativa. L’indeterminatezza dei personaggi, della voce narrante e questa continua alternanza tra versi e prosa dovrebbe contribuire ad accentuare il tono sognante e favolistico che volevo permeasse di sé il libro. Credo che ogni libro abbia bisogno di una sua voce particolare e specifica ma che in questa voce debba essere riconoscibile la mano dell’autore. Si scrive sempre un solo unico complesso libro.

Se dovessi segnalare alcune opere che mi sono servite di riferimento (e che però non ho consultato mentre scrivevo, preferendo affidarmi alla memoria che è sempre il territorio dove si sviluppano le narrazioni) potrei citare ‘Il mondo estremo’ di Ransmayer, ‘Il bagno di Diana’ di Klossowski, ‘Gli dei della Grecia’ di Otto ma certamente determinante è il capolavoro di Ovidio, ‘Le metamorfosi’

Buona Lettura di In cerca di Pan di Filippo Tuena.

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