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La mancanza di Erisictone

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La voce magistrale di Ermanna Montanari Teatro delle Albe dice la mia traduzione di Erisìctone tratta dal Libro VIII delle “Metamorfosi” di Ovidio (il testo latino cui si è fatto riferimento è l’edizione a cura di William S. Anderson, Publii Ovidii Nasonis Metamorphoses, Stutgardiae et Lipsiae,1996).

“La mancanza di Erisictone” è nel secondo volume di Relazioni: il futuro non è scritto. Nel testo di Ovidio scritto 2000 anni fa non è difficile vedere il conflitto tra civiltà (“incivilimento” ha scritto Freud nella lettera a Einstein) e natura, sviluppo e wilderness, progresso e selvatico. Sarà evidente la metafora di Erisíctone che descrive il nostro rovinato presente. Chi è Erisictone? Basta ricordare il monologo di Gordon Gekko in “Wall Street” di Oliver Stone? Dice cosí: «Greed is good! L’avidità è valida, l’avidità è giusta, l’avidità funziona, l’avidità chiarifica, penetra e cattura l’essenza dello spirito evolutivo.»

Quale masochista volontà di dominio ci rende cosí puerili e mancanti?

Mancare-mancarsi ha un significato ampio e mi pare aderente alla follia di coloro che avvelenano la terra dove cresceranno i frutti che i loro figli mangeranno. Manca a sé stesso il premier britannico Boris Johnson quando strilla, scellerato: “Greed is good!”.

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