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Luca Ricci, La vita

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L’uomo entrò nel supermercato di prima mattina. Fece una spesa abbastanza dettagliata e si diresse col carrello pieno verso la cassa. Qui si mise in fila, diligente, aspettando che arrivasse il suo turno per pagare. Era immerso nei suoi pensieri quando una signora gli chiese se poteva passare avanti, visto che aveva solo un paio di cose. Nel chiedergli quella cortesia la signora mostrò le cose che teneva in mano, come a dare manforte alle sue parole. L’uomo annuì e con un gesto garbato la fece passare. Dietro di lui dovettero assistere alla scena perché subito diversi altri vollero approfittarne.

– Abbiamo due cose,- dissero, mentre l’uomo lasciava passare anche loro.

La fila intanto scorreva ma non così velocemente come si sarebbe potuto credere. Ogni tanto c’era qualche intoppo lassù in cima, alle casse, l’ultimo avamposto prima dell’uscita. Forse un problema col Pos, o i sacchetti esauriti, o una sottostima del personale.

E poi c’era sempre qualcuno che arrivava veloce da dietro, con lo sguardo un po’ furbo, e diceva: – Ho solo due cose, mi farebbe passare?

L’uomo continuava ad annuire, perché gli sembrava logico far andare avanti quelli che avevano di meno, senza obbligarli ad attese fastidiose. Avrebbe giovato anche alla fila, tutto sommato, e poi aveva fatto così fin dall’inizio. Intanto le luci artificiali dentro al supermercato si fecero più luminose, segno che fuori stava facendo buio. “Eppure mi sembra di essere entrato qui dentro da cinque minuti!” pensò tra sé l’uomo. Ogni tanto qualcuno lo superava sempre con la solita scusa.

– Ho due cose,- dicevano. – Posso andare avanti?

Gli ultimi in ordine di tempo a dirlo furono una mamma con figlioletto al seguito (una confezione di pannolini e degli omogeneizzati), una coppia di anziani (dei piselli surgelati e tonno in scatola), un bel giovanotto (un paio di bottiglie di vino rosso). Poi l’uomo notò, quasi con raccapriccio, che alcuni di quelli che aveva già fatto passare erano tornati in fila. Si avvicinarono e gli ripeterono la solita formula. Non sapendo bene che altro fare, li rifece passare uno a uno.

Era quasi sera, quasi l’ora di chiusura. Le casse si erano avvicinate, sì, ma non quanto si sarebbe aspettato. Decise che adesso non avrebbe più fatto passare nessuno, sennò con tutta quella cortesia il supermercato avrebbe chiuso prima che lui potesse pagare la spesa.

Fece un altro paio di passetti in avanti poi, implacabile, sentì la solita richiesta: – Ho solo due cose, sarebbe così gentile da farmi passare?

L’uomo stavolta si voltò e in un balbettio disse: – No, mi dispiace, sto facendo tardi.

Venne riguardato da una faccia indignata: – Non capisce che ho solo due cose? Lei è un maleducato e un farabutto! Si vergogni!

A quell’affermazione il supermercato piombò in un silenzio assoluto, carico di ostilità. Tutti fissarono l’uomo, disapprovandolo, mentre le saracinesche cominciavano ad abbassarsi.

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