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Marvin rivista. Intervista alla Redazione

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Cosa ti/vi ha spinto a creare una rivista letteraria? E quanto tempo fa è successo?

L’impulso è stato dato dal bisogno di guardare sotto le gonne delle altre riviste. Volevamo sviscerare i meccanismi dietro la costruzione di un testo, saggiare le diverse modalità di rapporto con l’autore, ma soprattutto discutere di creatività.

Il risultato del primo esperimento è uscito dal laboratorio di Marvin a marzo 2019.

Prova a definire la tua/vostra rivista in poche parole.

Marvin è una rivista letteraria che nasce da una redazione occasionale, ma è anche una palestra dove si allenano fianco a fianco autori e redattori.

Ogni autore selezionato entra a far parte della redazione, collaborando attivamente al miglioramento del testo altrui. Ciò che si crea di volta in volta è uno spazio prezioso in cui scrittori lavorano su testi di altri scrittori, condividendo pareri e idee, critiche e riflessioni.

Quanti numeri sono già stati pubblicati e quando uscirà il prossimo?

Per ora solo uno, il nostro episodio pilota, scaricabile gratuitamente dal nostro sito. La deadline del prossimo è il 10 giugno, prevediamo la prossima uscita per fine luglio.

Cosa cercate e pubblicate? Racconti, estratti, poesie? Hai/Avete un genere o delle regole precise?  

Marvin accetta qualsiasi tipo di testo, entro le 10.000 battute, che introduca in maniera consapevole e organica i tre elementi scelti per ogni edizione.

Cosa deve fare un autore per convincerti/vi a pubblicare un suo lavoro?

 Farci sentire come il venerdì pomeriggio.

Pubblicate anche in cartaceo? Se si, dove si può trovare la tua/vostra rivista?  

Ora viviamo solo in formato pdf, ma è una sistemazione temporanea.

Qual è la soddisfazione maggiore o inaspettata che ti/vi ha dato la tua/vostra rivista?

La stupore di chi scopre questo progetto in due tempi, autoriale e redazionale, ci fa comprendere come si tratti di un’idea innovativa. Infrangere la barriera del lavoro sul testo attraverso un confronto aperto e condiviso sembra sedurre i solitari autori con cui ci confrontiamo. Tutto questo rende Marvin molto soddisfatto.

Cos’è che ti/vi ha fatto davvero cascare le braccia?

Per ora sono tutte e quindici attaccate al corpo.

Cosa ti/vi spinge ad andare avanti in questa attività così poco (o per nulla) produttiva?

Crediamo fortemente nel senso di ciò che facciamo: creare uno spazio di confronto tra autori, che permetta di non desertificare la creatività, di concimarla con nuovi stimoli e abitarla di personaggi che parlano la stessa lingua.

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