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Massimiliano Nuzzolo. Ti racconto una canzone

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Sono sempre stato sentimentale, fin da piccolo. Le canzoni dei cartoni animati – alcune delle quali avevano linee melodiche che Achille Lauro se le sogna – erano già in grado di accendere la mia malinconia. Ero piccolissimo e mi sentivo già distante, mentre le ascoltavo. Non risucchiato dalla trama, dalle immagini, ma lontano da me, da quella vita che da poco avevo scoperto di avere e che già mi stringeva il collo.

Crescendo sono arrivati i Pixies, i Nirvana, i Radiohead. I cantautori italiani, invece, sono arrivati dopo, come dopo sono arrivati i Cccp, il punk e Lindo Ferretti.

Mentre scrivo, scopro che è morto Mark Lanegan. Ognuno si porta dietro degli eroi, una schiera d’invincibili e i miei stanno morendo tutti e si staccano da me come foglie in un autunno non troppo lento che è pure il mio.

L’editore Arcana – da sempre una garanzia in fatto di letteratura musicale – ha dato vita ad un libro curioso dal titolo Ti racconto una canzone, a cura di Massimiliano Nuzzolo e in collaborazione con Eleonora Serino.

Scrittori più o meno noti, da Jacopo Masini, a Gianluca Morozzi, Dezio, Chiara Negrini, Raul Montanari e Filippo Tuena, solo per citarne alcuni, si sono prestati a raccontare una canzone che li ha ispirati.

Ne viene fuori un’antologia singolare fatta di racconti a tema musicale, una play list davvero eterogenea che va dai Radiohead a Sabrina Salerno, passando per i The Smiths e Jimi Hendrix.

La musica è il medium più forte che esiste tra ciò che siamo e ciò che potremmo essere, quello che avremmo voluto. Tiene insieme le storie che ci portiamo dentro e le tira fuori. È capitato a tutti di camminare e venire travolti da una melodia che ci porta in un tempo diverso, un passato che ci travolge. Non esiste rimosso, freno inibitorio, che possa resistere alla leva di una canzone. È come un’ipnosi che ti arriva addosso e ti possiede.

Non scegliamo quale pezzo associare a quel preciso ricordo, non funziona in questo modo. Nemmeno te ne accorgi e poi la canzone più stupida del mondo ti riporta indietro di dieci anni e tu sei felice o triste, cominci a muovere la testa, sorridi e sei lì, per un istante bellissimo e straziante.

In Ti racconto una canzone i curatori Nuzzolo e Serino hanno voluto portare a galla quarantasei frammenti di altrettanti narratori.

È un libro, questo, che si può leggere in tram o in una qualsiasi sospensione della vita. Sono tutti racconti brevi. Il lettore riconoscerà le melodie, qualche volta persino le esperienze, le confronterà con le sue e potrà cominciare un viaggio da fermo, il più bello che esiste.

Pierangelo Consoli

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Ti racconto una canzone, Arcana Edizioni, 2022, Pp. 250, euro 16,50

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