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Rowan Hisayo Buchanan, Innocua come te

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Hisayo Buchanan, scrittrice americana di padre inglese e madre giapponese, dopo aver collaborato con i suoi racconti a una vasta serie di prestigiose testate internazionali, esordisce con questo capolavoro nel romanzo. Il testo ha una fantastica fluidità che, volutamente, non raggiunge un tono musicale, optando per un registro più asciutto e rude, aderendo al meglio ai suoi personaggi. “Innocua come te” è una storia di abbandoni reiterati: dapprima Yukiko (Yuki) lascia la sua famiglia giapponese, per rimaner nell’America degli anni Settanta, mentre i genitori ritornano in patria. Yuki sta con Lilian e sua figlia Odile, la migliore amica di Yuki. Poi segue uno strappo: Odile si allontana per diventare una modella di successo. Yuki, ora sola, trova un impiego, non finisce il liceo e fa scelte sbagliate finché non incontra un vero uomo, colmo di attenzioni e gentile. L’aspirazione della protagonista è quella di diventare un’artista e tra lei e il suo obiettivo si frapporranno ostacoli enormi, quindi non siamo di fronte unicamente a un racconto di affetti famigliari feriti.

Rowan Hisayo Buchanan, con una visione da grandissima scrittrice, non si ferma qui, ma inserisce nella storia anche il figlio di Yuki, Jay, gallerista a New York, e qui ancora una volta abbiamo uno strappo: Jay viene abbandonato prestissimo dalla madre e lasciato insieme al suo premuroso padre. L’abbandono è una cifra stilistica del testo, ma non è di certo l’unica, grazie alla resa impeccabile della complessità e fragilità dei personaggi, delle loro idiosincrasie, della loro potente sofferenza interiore.

Viene creata una tela narrativa con più personaggi che appaiono in diverse sequenze temporali, evitando la banalità del romanzo lineare e scegliendo la via più aspra di un narrazione a più strati di conoscenza. Il romanzo è privo d’imperfezioni (se si tralasciano alcune sbavature nella traduzione), l’autrice consegna al lettore un testo magnifico e con la giusta architettura narrativa. L’emotività procede imperterrita immobilizzando il lettore davanti a un romanzo che non si riesce più ad abbandonare. Un grande gioiello letterario che celebra la commistione culturale nell’America di Trump; un romanzo da amare.

 

Rowan Hisayo Buchanan, “Innocua come te”, (traduzione dall’americano di Fabio Viola), pp. 357, 19 €, Codice Edizioni.

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