Quando qui è la pioggia, l’acqua contravviene ai più elementari dettami del fango. Le miserabili necessità del sottosuolo forniscono più di un pretesto a queste particolari sintassi invernali: e la regola morale della “traccia”, seppur alimentata da indumenti bulimici, perde l’intenzione al vigore. La città, alla fine, torna permeabile alla recidiva degli alibi e, contumace al tentare, alle conseguenze di un inconcludente bisturi d’acqua.
Quando smette, è il solito intarsio di scuse che allatta omicidi e zanzare.