Era quasi estate la prima volta che incontrai Succi, al bar di una libreria di Milano. Faceva caldo. Umidità che ti leccava i vestiti come francobolli sulla pelle e Succi era lì: tutto alto e tutto solo, camicia verde-selva oscura, senza chitarra e senza notte a protegerlo perché erano soltanto le diciotto. E ora? Ora…
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