Benvenuto su Satisfiction   Click to listen highlighted text! Benvenuto su Satisfiction

Bernardo Valli. Se guardo altrove

Home / Recensioni / Bernardo Valli. Se guardo altrove

Il piacere di scrivere, quasi tutto il piacere, sta nella ricerca. Per questo, dopo anni di accumulo, di amore incondizionato per le parole, finisci a vivere dentro una biblioteca. Non regali niente, non lasci andare una sola delle parole che hai letto perché sai che ti serviranno.

Oggi devo scrivere un pezzo su Bernardo Valli. Ventanas edizioni ha pubblicato una raccolta enorme e bellissima di quasi tutti i suoi articoli. Si intitola Se guardo altrove e, siccome ogni libro si porta dietro altri libri, come una costellazione mutevole che si compone e si scompone di lettura in lettura, mi ritrovo tra vecchi pugili del giornalismo come Lester Bangs, Simon Reynolds e Larry Sloman, scrittori enormi, come del resto Valli, anche se non hanno mai scritto un romanzo, un racconto, una poesia.

Ognuno di loro aveva qualcosa di speciale. Lester, il più grande di tutti, il migliore della sua generazione, era una scheggia. Morto suicida, aveva paura di tutto ma non di esprimere giudizi trancianti. I suoi articoli erano pezzi di sociologia, analisi che partivano dalla musica e si allargavano come un divaricatore toracico per mostrarci come, la nostra società, era fatta all’interno.

Larry Sloman, che tutti chiamano “Ratso” come il protagonista di Un uomo da marciapiede. Di lui si dice che avesse una vista e un udito fuori dal comune. Sapeva anche come scomparire, come esserci senza che gli altri se ne accorgessero. E poi c’è Reynolds, l’enciclopedico, quello che sa tutto, che ha scritto interi almanacchi con dentro band che nessuno conosce. Ma, tra loro, in questo ipotetico e romantico simposio tra corrispondenti del giornalismo culturale e sociale, il più raffinato è Bernardo Valli e, forse, anche il più coraggioso di tutti.

Bernardo Valli è stato corrispondente di guerra per i più grandi giornali italiani. La Repubblica, La Stampa, il Corriere della sera, sono solo alcuni dei quotidiani con cui ha collaborato.

Giovanissimo, accettò di partire per luoghi lontani e pericolosi. Cuba, l’India, la Cina, la Cambogia… sono solo alcuni degli scenari di guerra che vide e raccontò.

Nell’intervista che fa da prefazione a questo volume, a Simonetta Fiori Valli racconta di essere stato un lettore “primitivo” e “piratesco”, e di aver avuto la fortuna di leggere Dostoevskij e Proust mentre scoppiavano guerre e rivoluzioni in paesi stranieri e, questo, raccontava Valli, dava a quelle letture un significato completamente diverso.

In Se guardo altrove, troviamo i suoi articoli per le pagine culturali e sono, questi, dei veri e propri ritratti. Ventanas, ci mostra un nuovo Bernardo Valli, più scrittore che cronista perché la sua più grande capacità, a mio avviso, il suo vero talento, era portare il lettore in una sfera di intimità con il personaggio. Quando ci mostra la fragilità di un Sartre ormai cieco, che detta alla De Beauvoir i suoi pensieri, ammettendo che però scrivere davvero è un atto di correzione costante, di riscrittura, un atto fisico, un affrontare il foglio e, per questo, da quando è cieco, potendo solo dettare e ascoltare, non gli sembra, insopportabilmente, più di scrivere.

Ci sono poi interviste, come quella a Graham Greene che riuscì ad incontrare perché il grande scrittore pensava che lui fosse il fratello di Alida Valli. È questa un’intervista lunga, un reperto utilissimo a chiunque abbia intenzione di studiare la vita e il pensiero di questo scrittore tanto fortunato.

E un’altra delle doti di Bernardo Valli era quella di portare con sé il lettore, di farlo sedere appena dietro di lui. Con poche parole ci descrive gli ambienti, il clima, le giornate, i volti, e ci sentiamo, leggendo, così coinvolti che quasi si ha paura di fare rumore ed essere scoperti.

Composto da 600 pagine, questo volume è un’antologia dei personaggi più importanti degli ultimi settant’anni di storia culturale europea e non solo. Basta scorrere l’indice e capire che un libro come questo si dovrà tenere sempre a portata di mano perché se un nome, un film o il titolo di un libro che ti giunge, distrattamente, all’orecchio cattura la tua attenzione, è facile che qui lo trovi e sarà davvero un lusso sedersi e lasciare che sia questo vecchio giornalista a raccontarti una storia che non conoscevi.

Pierangelo Consoli

#

Bernardo Valli, Se guardo altrove, Ventanas edizioni, 2024. Pp.600, euro 26

Click to listen highlighted text!