Nel maggio 1978, John Cheever scriveva questa breve lettera a una amante senza nome.
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Sono infelice, arrapato, solo, depresso e non rasato e tutto questo deve essere dovuto al fatto che fumo troppo. Questo è l’inizio dell’anno e ho vangato il giardino, decespugliato il bosco e oggi pomeriggio sistemerò qualche pietra, ma mi sento una merda. All’imbrunire indosserò il mio unico vestito e andrò da Caldors a Bedford Hills dove sarò esposto, un po’ come un frullino per le uova, da qualche parte tra il negozio di tabacchi e gli utensili per la casa. Appariranno venticinque librai con borse della spesa piene di edizioni esaurite e, quando avrò autografato queste, tutte le persone sole e solitarie che speravano di incontrare un uomo solo quanto loro dovranno tornare a casa.
John Cheever