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Roberto Maggiani. Poscienza

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Di seguito non leggerai poesie ma poscienzìe, ossia ripercussioni scientifiche nel quotidiano poetico: un quotidiano dove la parola è densa, disposta entro la percezione integrale della realtà, nella corporeità dei luoghi, nel respiro multiforme dell’ambiente, pronta a mettere insieme le istanze del sentire scientifico e quello poetico. L’umanità, da sempre in viaggio su traiettorie incerte, da sempre tesa verso nuove intuizioni dell’architettura cosmica, è parte di un mondo in cui immaginazione e scienza non possono che camminare su un unico sentiero. La ferma convinzione che la scienza sia un’attività della nostra capacità simbolica, così come la scrittura poetica, vibra e si assesta tra i versi di Roberto Maggiani, riflettendo pienamente anche la filosofia della casa editrice, ossia una visione integrata del mondo. POSCIENZA allude alla possibilità di una scienza rifondata, aperta alla probabilità, lasciando che nella sua esperienza rigorosa si condensino momenti onirici, esperienziali, poetici, coagulati in una piccola nebulosa incastonata. Poesia è il mondo stesso che prende la parola, che si fa parola. Nessun misticismo, solo la scoperta feconda di nuovi strumenti concettuali che contribuiscano ad una rifondazione del sapere. Sia la poesia che la scienza – scriveva Maggiani in un saggio del 2016 (Poesia e scienza: una relazione necessaria? seconda edizione a stampa, LaRecherche.it ) – sono fatti umani, pertanto devono incontrarsi nell’uomo; in particolare, la poesia ha il dovere di percorrere i territori della scienza e ad essa offrire il servigio del suo acutissimo senso indagatore e rivelatore di un più profondo livello di vita/esistenza del cosmo, interrogandosi sul mondo, libera dal metodo scientifico, unendosi alla scienza proprio in questo interrogarsi, e cercando di seguire nelle vene della scienza stessa quel senso iniziale e finale che avvolge il corpo del reale.

Il titolo di questa suo nuovo lavoro sottolinea con la stessa convinzione quell’auspicata unificazione dei due diversi ambiti di ricerca, dei due diversi sguardi sul reale. La poesia, si sa, è sempre stata un mezzo per raccontare immagini e fenomeni del mondo, ma anche per cercarne un senso. Che cosa lega la poesia alla ricerca della verità del mondo? Il dibattito italiano sulle due culture ha avuto per tutto il secolo scorso un carattere sociopolitico, legato al clima ideologico degli anni Sessanta. Eppure, tutta la letteratura italiana è erede di una tradizione che fornisce un esempio di dialogo costruttivo con la scienza, grazie a figure come Dante , Galilei, per giungere ad autori come Camillo Sbarbaro e Leonardo Sinisgalli, Italo Calvino, Carlo Emilio Gadda, Primo Levi e a tutti coloro che hanno esplorato il mondo scientifico ed elaborato con uno sguardo attento i segreti dell’universo.

Il suono [ogni suono] può_essere parola che trasporta significato {ma le parole possono_essere suoni senza significato} tutto nel cosmo può_essere alfabeto_e_lingua: le disposizioni degli astri le combinazioni molecolari le fluttuazioni luminose| ogni variazione di qualsivoglia grandezza → un discorso ampio con un solo significato.( pag. 30): questo incipit è una porta d’entrata nel testo di Roberto Maggiani che ci spalanca un universo fantasiosamente dettagliato, frutto di un estro creativo straordinariamente carico di vita e movimenti vertiginosi. C’è qualcosa dello stile di uno scienziato che può essere preso a prestito dal poeta, magari proprio a partire dai segni della matematica utilizzata come lingua? Il numero, in matematica, non è che l’equivalente della parola per il linguaggio. I segni utilizzati in questa raccolta non appaiono come elementi incollati, aggiunti con grazia estetica ai versi, ma elementi di nuovo sentire umano, in modo che ogni particella di linguaggio produca il massimo significato e la massima visione di schemi che altrimenti ci sfuggirebbero, senza la dovuta attenzione. Leggere attentamente una poesia significa infatti vedere le piccole cose, ad esempio il modo in cui una particolare interruzione di riga può liberare un nuovo significato. Segni e formule non sono stati trascinati forzatamente nei versi poetici ma sono il frutto della raggiunta convinzione che la poesia possa e debba confrontarsi con le grandi sfide che la scienza contemporanea pone su più livelli e che da questo confronto possa derivare un nuovo ed utile contributo alla nostra conoscenza.

Fluttuazioni del reale, rifrazioni gnoseologiche, interruzioni di senso logico: la poesia scivola in una danza avvolgente della penna, tra le suggestioni di una società distopica, abbagliata, tra sonorità e armonie appuntite, dense di musica urbana, brulicanti di vita onirica e febbrile. Il reale è coagulato in spessori e cifre a volte sensuali, ([…] siamo gonfi di piacere/:così tanto da inondare/ la città e sommergere /le bestie deliranti /{che in cerchi sempre più stretti /la stringono e la divorano}) […] pag. 83), a volte dissacranti ([…] La madonna è apparsa_/_nel monitor del [mio] computer/:ha scritto molti post/ {ma nessuno ci crede↓ […] (pag39), a tratti visionarie [] dal pari universo dei miei cassetti /della camera da letto giungono / eserciti potenti e vaghi /di creature senza nome↓ […](pag36). Tutto nella raccolta di Maggiani è canto e dialogo, visione da un punto panoramico. L’indie-rock dei Baustelle (cit. a pag. 30) è la giusta sonorità di un universo dove viaggiano gatti telecinetici, pensieri formulati in forma di funzione algebrica, supereroi in cui ci si riconosce (per una vaga speranza di esserlo), la falena e la lumaca che hanno passato la notte nell’androne a vagare in attesa del giorno, le belle immagini delle piazze e delle fontane di Carrara con la sua forte identità dialettologica .

Non si sosta ai margini del suo orizzonte poetico ma si diventa partecipi di quell’atteggiamento istintivo e spontaneo che si dipana in testi ironici, caustici ma anche colmi d’ amore per il mondo. Prima che tutto si trasformi ancora in parodia , il poeta è in atteggiamento di ascolto, innamorato dell’ autenticità delle sue creature ([…]tu vivi tra i felini, io tra gli umani. L’esserti accanto e una carezza/è tutto ciò che realmente conta/non c’è altro: il tuo mo(n)do- cerebrale /così preved(e_e) Sei perfetta nelle attese} (pag. 59).

Il movimento dei versi, andando di universo in frasca non risparmia, al contempo, dure stoccate alla società contemporanea, con divertita provocazione, contribuendo al graffiante ritratto di un’epoca caratterizzata da varie patologie (…corrono per portare i figli in punto di morte/ più sani e benestanti possibile {vogliono farli morire allegri e grassi /pieni di conoscenza e successo/ [con un tocco di vigoroso egoismo]} […] pag. 43) Emergono le aporie della modernità, le grandi questioni irrisolte della storia , vecchi e nuovi colonialismi ed imperialismi, subalternità, entusiasmi e perdite, in uno stile combinatorio e denso dove affiorano i conflitti, l’avidità, l’ipocrisia, e ( per nostra fortuna,) anche il potere pedagogico e redistributivo della natura che talvolta si fa spettacolo sonoro. Spesso la luce dell’astro notturno, come un occhio di bue, segue i dettagli e li isola ([…]Il quarto di luna stenta tra le nubi /Un sibilo di antenne ondeggia nel ritardo della luce /Sulla strada umida di piovasco/rotolano le foglie contro le caviglie. pag. 17. La mente oscilla↓↑ / tra un minimo e un massimo/ qualsiasi (ibidem).

La vita sorge nelle fibre della tessitura poetica , aderisce vigorosamente alla natura dei versi con risoluzioni stilistiche  dotate di simmetria visibile. Per Maggiani, tuttavia, il poeta può trovarsi in parte isolato nel proprio mondo per una sorta di indeterminazione ineliminabile nel rapporto parola/significato; così non tutto di lui potrà essere compreso:

[…] {Nessuno comprende la [mia] poscienzìa/ :che io sia perdonato se non/ vi condanno per la vostra incomprensione|/ posciensiofobi. // A qualcuno [prima-o-poi] piacerà /questa carne di poscienza sottosale? } (pag 46).

In una serenità socratica si affronta anche la morte che, al pari dell ‘esistenza, è pura questione di statistica anche se, dal canto loro , i morti /↓ / restano da parte/ sempre disponibili ad ogni ricordo/ pronti ad essere chiamat(i_i)n_causa se la memoria lo richiede. ( pag. 77), e le loro molecole, quelle che composero i loro corpi, ora le mangiamo e respiriamo perché parte integrante del cosmo.

Arte e vita coincidono in un mondo autenticato e reso desiderabile dall’amore, dall’immediatezza del sentimento ; anche il cuore ha il suo cifrario polialfabetico; […] Il cuore tiene il ritmo /e il cervello la ragione ↓ / Per quanto rassegnato e incerto /dentro ai flussi dell’amore/possiede l’algo-ritmo/che rende chiaro il battito. (pag40 )

L’atteggiamento scientifico e quello poetico alla fine coincidono: entrambi sono ricerca, progettazione, magica scoperta e desiderabile invenzione.

Per Maggiani è il mondo stesso ad essere poetico, in ogni sua espressione; l’umanità deve andare verso nuove forme di comprensione del mondo, stabilire nuove connessioni tra pensiero e realtà esteriore per poter progredire. E la poesia? La poesia non deve far provare struggimenti, empatia, emozione, ma provocare scossoni al cervello, urti che ci sottraggano all’ordine rassicurante della realtà canonica. La lettura di POSCIENZA stimola, trascina, sorprende, avvolge in una spirale che riporta sempre il pensiero al centro.

Rossella Nicolò

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Poscienza

Roberto Maggiani

Il ramo e la foglia edizioni
collana Poesia | n. 9

pagg. 128

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