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Irvine Welsh inedito. Affitti, vai a fare un giro nei negozi del cazzo, stronzo!

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Quando uscì nel 1996, Trainspotting ottenne un immediato successo di critica e di pubblico, grazie anche alla sua cruda rappresentazione della dipendenza e della povertà nella Edimburgo degli anni ’80, che colpì dritto al cuore il mondo della cultura e della critica. Il film, adattamento dell’omonimo romanzo di Irvine Welsh, deve il suo successo a diverse componenti chiave: un cast straordinario, la regia audace di Danny Boyle in grado di catturare alla perfezione lo spirito del libro, una colonna sonora indimenticabile e la sceneggiatura perfetta diJohn Hodge. Circa un anno prima della prima del film, quando le riprese stavano per iniziare, una bozza della sceneggiatura fu inviata a Welsh per una revisione. Lo scrittore rispose per lettera al produttore Andrew McDonald.

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7 aprile 1995

Caro Andrew,

Gli editori mi hanno inviato una copia della sceneggiatura di TRAINSPOTTING e mi hanno suggerito di contattarti per sapere cosa ne penso.

Innanzitutto, ti prego di capire che il mio atteggiamento è lo stesso che avevo nei confronti della commedia: è il tuo lavoro, vai avanti, non ha niente a che fare con me, eccetera eccetera. Questo non è negativo, è solo che è un po’ vecchio per me e sono più preso dai nuovi progetti a cui sto lavorando. Naturalmente, darò tutto l’aiuto possibile, ma solo se il vostro team lo riterrà opportuno. Non vedo l’ora di vedere cosa ne farete; la trasformazione del soggetto è la parte più eccitante; una riproposizione del libro non mi entusiasmerebbe molto.

Quindi i miei commenti vogliono essere utili, non negativi: fatene quello che volete.

Questo fa sì che i personaggi appaiano deboli, fuori contesto e le loro azioni scarsamente credibili: spesso sembrano troppo asciutti, auto-consapevolmente spiritosi ed “effettati”. Questo fa sì che io immagini la violenza come una pagliacciata studentesca, minando la sua credibilità. Lo vedo soprattutto con il personaggio di Begbie: in questo momento è un coglione sdolcinato e non lo cagherei di striscio. Per esempio, non direbbe a Rents (p. 75) “ti dispiacerebbe fare un salto fuori per noi? Solo un paio di cose”, diceva, con un’indignazione senza fiato per il fatto che i suoi bisogni non erano stati soddisfatti: “Affitti, vai a fare un giro nei negozi del cazzo, stronzo!”.

Comunque, ecco qua. Non [pensate] che io faccia il prezioso sui personaggi, è solo il modo in cui li ho visti. Il miglior feedback del libro per me è stato il “finalmente dei veri personaggi della classe operaia con le palle” che ho ricevuto da tutto il Regno Unito. Tenendo conto di ciò, i riferimenti culturali e di luogo cancellati, Muirhouse, Leith, Hibs F.C. ecc. non hanno molta importanza, potrebbe essere qualsiasi città, ma suggerirei di mantenere la forza dei personaggi. Di recente ho visto un film neozelandese intitolato ONCE WERE WARRIORS e mi piacerebbe che il ragazzo che interpreta Begbie avesse una forza simile a quella del padre, cioè totalmente fuori di testa e senza compromessi.

Tra l’altro, se state cercando delle comparse per il film, sono stato assillato da quasi tutti a Leith.

Auguri a tutti,
Irvine Welsh

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