È un libro al femminile quello di Stefania Nardini, certo autobiografico, ma non ombelicale. Propone una dislocazione dell’io sull’immaginaria Angelita, che ha tanti punti in comune con l’autrice (la vita che si divide tra Roma e Marsiglia, la professione di giornalista e scrittrice, la perdita dell’uomo amato, la partecipazione ai movimenti del ’68 e del…
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