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Alessandro Raveggi. A Città del Messico con Bolaño

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Soddisfatti o rimborsati, da noi funziona così. Per questo, è meglio mettere in chiaro un paio di cose.

Se state cercando un saggio sul grande scrittore Cileno, se vi aspettate di trovare in A Città del Messico con Bolaño, di Alessandro Raveggi edito da Giulio Perrone Editore, qualche storia nuova sull’autore dei Detective Selvaggi, allora questo libro non fa per voi.

Se invece, state per partire per il DF, se ne avete intenzione e cercate qualcuno che ci ha vissuto, ci ha lavorato e volete sapere alcune di quelle cose che non troverete mai sopra la classica guida turistica, allora non limitatevi a leggere questo libro, munitevi di carta e penna e prendete appunti, sottolineate interi passaggi, nomi, createvi una mappa vostra, seguite le indicazioni.

Non sono mai stato in Messico, ma coltivo l’ambizione di andarci. Ho letto tanti libri su questo paese crudele e affascinante, le storie di Cacucci, di Bolaño, di Malcolm Lowry.

Alessandro Raveggi ha la capacità di suscitare emozioni. Leggendo le sue mappe, ho provato desiderio, disgusto, timore, malinconia, persino, quella malinconia di vita che non hai vissuto che è la forma più forte di mancanza.

Una mancanza isterica, se vogliamo.

Quando ho capito che di storie su Bolaño non ne avrei trovate, ho pensato che fosse meglio così. Ce ne sono tanti di libri su questo scrittore così amato, così apprezzato che ormai è difficile raccontare qualcosa che non sia già comparso altrove.

Invece un reportage così sincero non lo avevo letto mai. Raveggi non ha nessuna intenzione di vendervi il Messico, per questo tralascia la visione da cartolina, le bellezze dei paesaggi. Piuttosto ci racconta cosa significa vivere in una città tanto grande, così particolare. Ne La Mappa della lingua, ad esempio, Raveggi ci invita a scoprire le sue esperienze con il cibo messicano, le sue intossicazioni, le esplosioni di gusto, le bettole da evitare e i chioschi da cercare.

C’è poi La Mappa delle acque, con aneddoti e informazioni altrettanto importanti e quella della Carta, dove Raveggi affronta il rapporto che gli abitanti del DF hanno con gli scrittori e la letteratura.

In questo capitolo, un amante dei libri che magari nutre anche ambizioni letterarie, sentirà questa città come il luogo dove avrebbe sempre voluto vivere. E poi ci sono le osterie frequentate dagli scrittori, i locali dove sarebbe possibile incontrarli, osservarli conversare.

Esiste, però, un altro Messico che l’autore di questo libro non ci risparmia, il Messico crudele, cattivo e violento. Come in 2666, essere una donna in Messico è difficile. Il tasso di femminicidi è altissimo. Raveggi non ci nasconde che per una donna, uscire di sera, da sola, può essere molto pericoloso.

E poi ci sono i giornalisti uccisi, come Ruben Espinosa, assassinato il 31 luglio del 2015 nella tranquilla Colonia Narvarte.

Il Messico – scrive Raveggi – è terra di fosse anonime da dissotterrare, piene di giovani corpi di studenti, o di ex studenti che sono divenuti reporter, giornalisti locali.

Infine, affronta cosa significa essere italiani in Messico, ovvero cosa si prova quando si arriva e cosa si sente quando si rimane.

Per molti questo paese così lontano, polveroso e caldo, si rivela pieno di opportunità. Le storie che Raveggi ci propone sono incoraggianti.

Ti resta, alla fine, la voglia di andare, di stare attento, di non mettere in bocca qualsiasi cosa ti capiti sotto mano, ma di provare. Dei tanti libri che ho letto sul Messico, questo mi è sembrato tra i più sinceri.

È un libro breve, meno di centotrenta pagine. Quando ho finito, ho avuto la sensazione di aver parlato con amico tornato da un viaggio molto lungo.

Avevo molte domande e lui ha risposto in maniera onesta, mi ha parlato di ciò che lo ha reso entusiasta e di tutto quello di cui era stanco.

Ho avuto la sensazione netta di saperne di più ei di aver capito qualcosa che prima non mi era chiaro. Ci sono cose che nessuno ti dice, Raveggi invece sì.

Se ci andate, questo passaggio di dogana vi servirà.

Pierangelo Consoli

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Alessandro Raveggi, A Città del Messico con Bolaño, Giulio Perrone editore, 2022, Pp. 128, Euro15,00.

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