Richard Brautigan è una leggenda, inutile negarlo. Autore postmoderno dall’infanzia massacrante, colpa di figure adulte distanti o fin troppo vicine tramite la loro tirannica violenza. Trasformò i romanzi in poesia col suo prosimetro unico e reinventò l’ars poetica con il suo sperimentalismo. Fu un letterato hippy, diventato iconico nella sua California grazie ai suoi versi e un vero monumento americano con Pesca alla trota in America. Le sue paranoie e le sue ossessioni, purtroppo lo spinsero a togliersi la vita nel 1984.
La triste adolescenza di Dick Brautigan viene raccontata con perizia da Filippo Golia che intraprende una vera filologia nostalgica dei primi anni di vita dell’autore americano nella graphic novel Il bacio fantasma, edita da Mattioli 1885 books. La sceneggiatura di Golia viene supportata dal disegno minimale e deformante di Marco Petrella, utile a mettere in risalto i complessi interiori dell’animo invece del dettaglio realista delle immagini. Il risultato è un viaggio eccezionale nella poetica e nel dolore di uno dei più grandi autori beat della storia americana.
Cristiano Saccoccia
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