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Maria Corti. Catasto magico

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Chiunque viva sotto a un Vulcano guarda in alto almeno una volta al giorno. Tutto l’orizzonte è quella montagna, che può dormire secoli e non lasciarti riposare mai. Quella montagna, per noi, era il Vesuvio.

Cantavamo spensierati i versi del poeta Castellano, versi che diventarono una canzone che noi ripetevamo come un esorcismo, anche senza capirla del tutto, come succedeva con le preghiere in latino che i fedeli ripetevano come una litania. In quei versi si parlava di scappare e noi non capivamo precisamente dove. Quante volte ce lo siamo chiesto: se scoppia, se erutta, dove possiamo arrivare? Senza risposte, rimanevamo in contemplazione, pensando alle sagome di Pompei e ripetevamo, ancora con Castellano, che anche quando non fumava, comunque il Vulcano, faceva rumore.

Citavamo, ci divertiva il suono, senza cogliere il buio che sovrasta il cuore dei versi. Il Vesuvio ci guardava sornione e noi, che adesso siamo cresciuti, sentiamo ogni vibrazione del terreno flegreo come una minaccia, la minaccia del risveglio.

Da Hölderlin a Lucilio, fino a Lowry, a Klaus Mann, il Vulcano è sempre stato un contenitore pieno di letteratura e, su di me, esercita un fascino sinistro e irresistibile.

Maria Corti, scrittrice raffinata e storica della lingua, ci lascia un saggio dal titolo Catasto magico, L’Etna, una geografia fantastica, riportato in libreria da Nous editrice in cui ci racconta il suo vulcano, l’Etna, come un almanacco vivo di storie, che accompagnano l’umanità.

L’Etna non è un vulcano come tanti e Maria Corti, con questo saggio, ce lo dimostra.

Sembra, scrive l’autrice, che in questo libro siano capitate per caso pagine di un altro libro.

Ma io dico, molti altri, molte altre pagine, di Bufalino, di Carducci…

Un saggio, questo della Corti, che sembra una lettera d’amore, un tentativo di non dimenticare, di propagare il ricordo di un monte che sovrasta la terra amata e la caratterizza, la rende unica e anche quando, questa terra, viene umiliata dai criminali che la governano, la Montagna, il Vulcano, rimane impassibile, austero e prezioso.

Pierangelo Consoli

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Maria Corti, Catasto Magico, Nous Editrice, 2023, Pp.120, Euro 15

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