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Peter Handke anteprima. Di notte, davanti alla parete con l’ombra degli alberi

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Settecolori è una casa editrice che si sta facendo largo nel fitto bosco editoriale italiano distinguendosi per una proposta di assoluto valore. Nel suo catalogo esce ora Di notte, davanti alla parete con l’ombra degli alberi, raccolta di testi di Peter Handke tradotti da Alessandra Iadicicco. Si tratta in realtà dei taccuini originali – scritti a matita, con il pennarello o la penna a sfera, e orlati di disegni – dell’autore di Prima del calcio di rigore e di Canto alla durata, in cui sono intessuti insieme osservazioni e intuizioni, esperienze e lacerti di pensieri, districando e ritessendo la fitta tela composta dai temi più profondi, fino ad assumere la cadenza di confessioni, rivelazioni e il mormorio discreto di una forma ascetica di pensiero. Un imperdibile quanto rivelatorio diario notturno reso ancora più prezioso dai disegni che fanno del volume anche una sorta di libro d’arte. Preziosa anche la postfazione di Alessandra Iadicicco, utile cartografia che illumina l’accostamento all’opera e al pensiero di Peter Handke.

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2009

Verbo per l’anima: «forma», o «deforma» (a seconda)

Verbo per uno dei nove richiami della ghiandaia: «piagnucola»

Già fuori, per le strade, non conosco tutta la gente – che ci dovrò mai fare poi in una

EPA/JULIEN DE ROSA

 casa dove non conosco nessuno? (per Antonio Porchia)

Anche Georges Bernanos, come la sorella di mia madre (destandosi per alcuni momenti dall’agonia a Stara Vas), prima di morire disse: «Je vous aime tous», proprio come quella vecchia donna aveva detto «Vi amo tutti quanti»

La gioia dell’uno è la gioia dell’altro

«Guardando uno sconosciuto che passa via trovare la misura esatta per la gioia e il dolore» (Georges Bernanos)

Il cacciatore di fortuna – il coltivatore della gioia

«P., la roccia», io? Ma solo nel frangente

Che significa «misura»? Adesso è giusta, e aggiungici un momento di sfrenatezza in più, con misura

Verbo per l’isteria: «accerchia» (1 persona come qualcuno che accerchia)

Una rabbia «fruttuosa» non esiste. Niente è più infruttuoso della rabbia

«Guarda, guarda!» disse a se stesso mentre ascoltava attentamente

Invece che contemplatore e (nel «seguito» di G.) pensatore: uno che pensa contemplando

Di rado l’epica si può recitare con decisione. Perciò il più delle volte ha bisogno di frasi lunghe (se non addirittura di esametri)

«Insensatezze ammonticchiate in frasi» – «Solo frasi? Sorprendentemente screziate di senso» (per la morte di Gert Jonke14)

Invece di «speranza» di’ «un attacco di speranza»

Il fogliame che gira vorticando in un turbine di vento: la ruota dell’Altro Tempo

«Non dovrete portare oro, né argento, né monete di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo cibo» (Francesco d’Assisi): e io vidi in me avanzare lentamente la processione dei servi e delle serve della vallata carinziana della Drava

Svegliarsi con l’idea di un regalo

Dove siamo rimasti camminando? (I camminatori, i tipi decisivi)

«Hai un’aria così gioiosa… vorrei farti un regalo»

Lo sfregare l’uno contro l’altro di due rami nel vento leggero: un Meh! Meh! Meh! Come di una (1) pecora, lieve, come da lontano (ed è di nuovo giovedì santo). Sole, oggi con chi giocherai a dadi?

«Le donne sono la vostra veste, e voi siete la loro» (Corano, II, 183)

Oroscopo: «Siete sul punto di scacciare tutti quelli che per voi rientrano nel sistema. E non sono pochi»

Natura denaturalizzata?

Al mare: certe onde non mantengono quello che promettono. Altre invece…

Nell’attimo della percezione della forma, nell’attimo in cui la colgo, la afferro, la comprendo, anche «solo» la forma della maniglia arrugginita di una porta insieme alla sua ombra nel sole, sono vicino al mistero

Lodate siano le voci spezzate degli anziani che siedono sul ciglio delle strade maestre nei villaggi

A volte risuona persino nel grido lontano di un gallo il «Sursum corda», «In alto i cuori!»

Guarda prima di prendere! Pensa prima di prendere!

«E»: un giglio selvatico azzurro tra l’erba alta della steppa e:

«Ciao mamma!»

L’ideale degli ideali: ricettività

Certo che si deve sapere – ma non si può sapere

Un chiodo, lungo, che sporge nel cerchio da una porta di legno: l’Altra meridiana

Fai attenzione alla forma grammaticale del vero. Se la perdi, perdi la verità, nonostante l’impulso veritiero

Particolarmente impressi nella memoria restano i posti dove abbiamo incontrato una serpe

«Se si è capaci di sfuggire alla precisione della malinconia, il suono si farà perfetto!» (Doderer)

Gioia: forma; felicità: mancanza di forma?

Il mio patrono: il santo protettore della risoluta inutilità

Il fatto che tu abbia trovato il tuo ritmo non significa che tu abbia trovato la tua gioia

Non sono forse la sconsideratezza, o la mancanza di compassione, e la meschinità, un’unica e identica cosa?

Alla presenza di lievi, costanti rumori di cucina: l’ideale

«L’inferno», secondo Berdjaev15, «una dogmatizzazione di antichissimi istinti sadici dell’umanità»

A proposito di così tanti libri al giorno d’oggi: «Non vorrei saperlo così precisamente» «… va bene essere empatici, di tanto in tanto, per controbilanciare la preoccupazione della pignoleria» (Machado de Assis)

«C’è da chiedersi se la menzogna non sia spesso involontaria esattamente come la secrezione di sudore» (Machado de Assis)

«Lei è così poco cordiale» – «Già. Ma perché dovrebbe essere cordiale?»

Restano solo le oche selvatiche a unire i continenti?

«Il pensiero e la conoscenza sono sempre emozionali e l’attimo del sentimento è decisivo…l’atto di conoscenza creativo (quello trasformativo) è sempre un atto di amore elettivo» (Berdjaev)

A volte sono spietato contro me stesso – ecco perché non vado avanti

«Conseguente» non è «vero»

«Le fate, scacciate dalle fiabe e dalla poesia, si sono rifugiate nei cuori degli esseri umani e parlano da dentro» (Machado de Assis)

Io leggo ciò che legge me

Che senso ha stare su un pulpito ornato di palloncini?

«Festina lente», tradotto con: «Affrettati dolcemente»

A tanto sapere non credo più – come fosse semplicemente qualcosa che è stato ritirato

Corpus sanum circa mentem sanam; corpus sanum si mens sana

Che cosa mi dicono (che significano per me) gli antenati?

«Ragazzo, non preoccuparti»

Qual è la liturgia per la giornata di oggi? E per quella di domani? Ho bisogno di una liturgia del genere per il raccoglimento, per la compassione, per la sintesi e contro il disgusto.

«Aborto di un uomo!» – «Guai a te!»

«Non saremo mai consolati per la guerra…E per questo mi sono gettato come un selvaggio dalla parte dell’albero, dell’animale e della neve» (Jean Giono, 1934)

«… i figli sono certamente l’anima per l’uomo» (Euripide).

E io continuo a provare lo stesso nei miei figli, duemilacinquecento anni dopo

Coppia di farfalle, un mulinello nell’aria. «Aria»? Attraverso l’aria. E io ruoto con loro, e vengo trascinato nel loro ruotare

Come prepararsi alla mancanza d’aria, per esempio negli aeroporti? Impossibile

La purezza deve agire? Agisce già; dolce dolore della purezza

I miei monumenti: il vortice dei fiori del castagno nel canale; il vortice di sabbia sui binari del tram

Che vorrebbe dire congedarsi «teneramente» dal mondo?

Congedarsi una buona volta dalla brama, dalla brama di avere, di possedere, di trovare, di superare, di primeggiare («teneramente ci si vuole congedare»)

Per la tua ira una voce sottile, per l’amore una voce profonda

Infuriarsi per un centesimo perso / rallegrarsi delle gocce di rugiada color bronzo terso («l’isolamento dei colori dello spettro di goccia in goccia»)

«Dunque vi è di nuovo un retroterra», scriveva Doderer da nazionalsocialista episodico nel 1933

«La lettura unisce!»? Sì, ma non ai contemporanei?

«Mantengo la calma». Sì, ma non la mia

Chi parla a vanvera di «male assoluto» («Kant ha ragione contro Goethe») non si accorge che – se – è lui stesso il male assoluto

Amore carnale: penetrare ciò che accade

Ancora una volta: disegna quel che non si può disegnare

«Ha avuto la grazia di essere sola»: è così che ho appena visto il volto improvvisamente mite di una che, appena prima, nel branco, si comportava male insieme alle altre

Posso guardare – posso diventare l’altro, ciò che è altro

Dal sostantivo «deviazione» tirar fuori il verbo «deviare»; «deviare induce a benedire»

Verbo per lo stormire: si «propaga» (e «mi riscatta»)

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