Ci sono degli umani, come quello che ho incontrato ieri sera, che sono nel contempo forze della natura e catalizzatori del pensiero, cioè del progetto; perché è questo che conta, non il talento, ma il desiderio di impiegarlo per trasformare te stesso. Non gli altri, ma sé stessi. Banalmente. In questi casi, come un mantra…
Continua a leggere >Ci sono due tipi di editori
«Ci sono due tipi di editori… – mi pare di sentirlo il grande Valentino Bompiani – quelli che amano le proprie autrici e autori e quelli che li invidiano.» Stanotte l’ho sognato (chissà perché eravamo a Montecarlo?) e ha fatto una pausa più lunga di quella che faceva nella realtà per dire: «E io li…
Continua a leggere >Pensare è pensare contro se stessi
Sì, dobbiamo imparare a pensare contro i nostri dubbi e contro le nostre certezze, come ha scritto Cioran o, ancora più in profondità, per dirla con Robert Frost: pensare è pensare contro se stessi. Senza questo contravveleno non mettersi nemmeno in viaggio. Baudelaire non parlava di abbigliamento ne “Il mio cuore messo a nudo” quando…
Continua a leggere >Davide e Golia
David e Golia di Caravaggio (che nel volto di G. dipinse l’autoritratto) e da tremila anni “quest’atomo opaco del male”. E tu, cielo, dall’alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d’un pianto di stelle lo inondi quest’atomo opaco del male! Giovanni Pascoli.
Continua a leggere >Allo zoo
Cioran, in Squartamento se non ricordo male, racconta di una visita allo zoo. Dove tutte le bestie hanno un contegno decente, fuorché le scimmie. Si sente che l’umano è vicino.
Continua a leggere >Edmond Jabès. L’ospitalità è crocevia di cammini
Per Adania Shibli nata in Palestina nel 1974 un testo di Edmond Jabès ebreo sefardita nato al Cairo nel 1912, di nazionalità italiana, in Egitto gli ebrei non potevano avere nazionalità egiziana: «Ti benedico, ospite mio, mio invitato poiché il tuo nome è colui che cammina. Il cammino è nel tuo nome L’ospitalità è crocevia…
Continua a leggere >Tutto con niente
Man Ray quando cinquant’anni fa disegnò quella lampada, La lune sous le chapeau, disse più o meno: Ho fatto tutto con niente. Lo stesso più o meno disse vent’anni dopo Milton Glaser quando gli chiesero di elaborare un poster che promuovesse la Riviera di Rimini… il pallone sulla sabbia e le gambe della M in…
Continua a leggere >Come la πόρνη-grafia
Come la πόρνη-grafia. Ci sono pagine sbalorditive che definiscono le cause del gioco d’azzardo, ma la migliore risposta, un po’ a grana grossa d’accordo, l’ha espressa, diagnosticando l’annullamento di spazio e tempo, un’impiegata di un hotel di Las Vegas che si mangiava tutto lo stipendio appena incassato: «Ciò che la gente non capisce è che…
Continua a leggere >Saga: colei che vede
Saga è il nome della sposa celeste di Odino, la dea della storia e della poesia, il suo nome significa “colei che vede”. In Old English “secgan” vale ‘pronunciare, informare, parlare, raccontare, relazionare’ e in proto-germanico “sagjanan” poi “sagen” che è l’inglese “to say”: dire. Che poi a ben vedere si trova nell’imperativo presente latino…
Continua a leggere >Vengo a noi a me stesso a leggere queste cose
Dopo anni, ma tanti anni, mi tornano in sogno alcuni versi che da giovane ho letto centinaia di volte, ora indelebili nella mia memoria, – sono persuaso che ho letto troppa poesia per scriverne – stanotte per esempio è venuto autoinvitato, non lo sentivo da qualche anno, Vladimir Holan con un libro che si intitola…
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