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Ciabatteria Maffei. Intervista a Graziano Gala

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Il 4 marzo è arrivata in tutte le librerie la quarta quartina di racconti di Tetra-, la casa editrice con un progetto bellissimo che dal maggio dello scorso anno pubblica nel segno del quattro e ogni quattro mesi il giorno quattro arrivano quattro volumetti di racconti di quattro autori nell’elegante formato quadrato che ricorda un CD a quattro euro l’uno. In questo modo, sugli scaffali delle librerie arrivano racconti delle migliori voci contemporanee del panorama editoriale italiano e sotto la direzione di Roberto Venturini si uniscono grandi maestri e nuovi autori che si sono contraddistinti per la loro unicità.
I nuovi Tetra-  appena arrivati sono di:Loredana Lipperini con LA STRADA GIUSTA; Remo Rapino con VALDÉS; Michele Orti Manara con L’ODIO MIGLIORE; Graziano Gala con CIABATTERIA MAFFEI:

Per le Tre Domande del Libraio, questa settimana, incontriamo l’autore delle commoventi pagine di “Ciabatteria Maffei”, lo scrittore pugliese Graziano Gala.

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Graziano, dopo il successo di “Sangue di Giuda” del 2021 per Minimum fax il 4 marzo scorso è arrivato “Ciabatteria Matte” nel progetto Tetra. Ci vuoi raccontare nel dettaglio questo racconto come nasce, il tuo rapporto con la narrativa breve e le eventuali relazioni con il romanzo precedente?

Ricevo una chiamata di Venturini: io Roberto lo tengo nel cuore per motivi infiniti che lui sa. Mi dice che mi vorrebbe per il Tetra, mi emoziono. Gli confido che tengo una storia che esiste da prima di Giuda, che non vorrei darla a nessuno ma che a lui sono disposto: da lì viene fuori Ciabatteria Maffei, con la filastrocca che mi aveva raccontato Mino e con tutte le paure che mai avrei sciolto, neppure sotto tortura. Un racconto del genere lo fai solo ad un amico: Roberto lo è, perciò è stato facile consegnarsi a lui completamente disarmati. Giuda poi ci ha vegliati come fa sempre: ha pianto con noi, si è intristito con noi, era con noi in mezzo alle pozzanghere. Io non sono mai solo: Giuda non mi lascia più. Che fortuna che tengo, in mezzo a tanti guai.


Qui
su Satisfiction, per invogliare i lettori a leggere, ci piace molto farci raccontare la trama nel dettaglio, fin che si può, e i temi e i contenuti che si volevano affrontare?

Pavimento-tutto-mare

Che-ci-puoi-solo-affogare

Fosse per me mi fermerei qui: e credimi Antonello, basterebbe. Un bambino che annaspa, una credenza che mangia, una casa che allaga: padre violento, madre a contorno. Il giorno che muori è sempre vicino: ecco che ti direbbe Mino, che pur di starci, in quel posto tremendo, ha inventato un gioco di pirati: le mani del padre tutta rete, le ciabatte materne una mezza scialuppa. Correre, scappare e leggere: tutto a perdifiato, tutto finchè riesci. Cagnulini in ausilio (grazie sempre, Sara Gamberini), Ma-estro che legge, un gregge furfante che capire non riesce. Tutti anaffabbeti: un gioco di briganti. Beato chi si scorda.

Roberto Venturini con Tetra- è riuscito a creare uno spazio d’incontro capace di accogliere le voci più diverse e interessanti dell’attuale panorama letterario, con l’intento di restituire ai lettori un coro di polifonico attraverso la forma del racconto. Un genere messo in disparte in questo paese, dove si leggono poco i racconti, che continuano a giocare un ruolo di secondo piano nella scacchiera editoriale. Come si spiega Graziano Gala questo “pregiudizio” e se poi, tra i Tetra pubblicati fino ad oggi, ci dici quali hai apprezzato di più e quale consiglieresti assolutamente di leggere?

Il racconto è una cosa seria: se il romanzo è una maratona, il racconto sono i cento metri. Ogni percorso ha la sua misura e ogni storia la sua dimensione: un racconto, se fatto bene, sono cuori dentro al petto. Io per Tetra- ho grandissimo rispetto: hanno riempito un vuoto palese a livello nazionale, ché racconti in un certo modo non ne stava facendo praticamente nessuno. E con firme benedette: Palomba ha riportato alla vita il valore delle note in un modo che solo Marco Montanaro prima di lui, Moresco (mi inchino) ha creato un mondo parallelo, Canepa mi ha emozionato tanto, Savarese ha mostrato cosa voglia dire saper scrivere.  E mi fermo qui, ma potrei continuare per molte righe, potrei sostanzialmente citarli tutti.  

Vi auguriamo buone Letture con i Quattro Nuovi Tetra- in libreria, a partire da quello di Graziano Gala

Antonello Saiz

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