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Claire Keegan. Un’estate

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Si dice che i figli siano un dono. Lo sono anche i genitori. Certi genitori. Quelli che amano i propri figli di quell’amore incondizionato che non può essere equiparato a nulla. Un amore che però non è così scontato come sembrerebbe. Non è scontata la cura, la sensibilità, il rispetto per un figlio che non ha chiesto nulla se non di essere amato. Nel romanzo Un’estate di Claire Keegan (Einaudi, 2023, 73 pagine, 12 euro) quello che accompagnerà tutta la narrazione sarà l’accoglienza e l’empatia da parte di due sconosciuti nei confronti di una bambina che appare subito abbandonata a sé stessa da una famiglia che non le riserva le dovute cure.

La vicenda si svolge in una fattoria irlandese, immersa nel verde, la fattoria dei coniugi Kinsella, John ed Edna. Loro sono due brave persone: lui è un lavoratore che non si risparmia, lei una cuoca bravissima, affettuosa e sensibile. Non hanno figli ma hanno un enorme voglia di amare.

Una domenica mattina, dopo la messa, Dan invece di riportare sua figlia a casa si inoltra nella contea di Weford dove vivono i coniugi Kinsella. A casa la situazione non è delle più semplici: la mamma, in attesa di un altro bambino, deve pensare alle faccende di casa e ai suoi numerosi fratelli e sorelle, non ha tempo di occuparsi anche di lei; così decidono di affidarla per un tempo non ben definito a Mr e Mrs Kinsella. Quando arriva alla fattoria è sporca e trascurata, dimostrazione dell’incuria dei suoi genitori. Il padre la lascia lì, portandosi dietro tutta la sua roba, inclusi i vestiti. Non la saluta nemmeno, prende la macchina, imbocca la strada del ritorno e sparisce. “Perché se ne è andato senza nemmeno salutarmi, senza nemmeno dirmi che tornerà a prendermi?” In quel luogo così differente da casa sua quella bambina, così silenziosa e riservata, comincia a riflettere e a farsi domande. È lei che con le sue parole ci racconta di quell’estate, e attraverso i suoi pensieri comprendiamo che giorno dopo giorno si renderà conto della grande differenza tra la sua nuova vita in quella fattoria e quella che si è lasciata alle spalle. Per sua madre tutto è un lavoro: la nidiata dei figli, fare il burro, cenare, lavare i piatti e alzarsi e prepararsi per la messa e per andare a scuola, svezzare i vitelli, pagare gli uomini per arare e lavorare i campi, farsi bastare i soldi e mettere la sveglia. Mentre in quella fattoria loro tre hanno del tempo per vivere, per pensare, per sorridere delle piccole cose quotidiane. È un amore autentico quello dei Kinsella, un amore che riescono a donarle nonostante i loro cuori siano stati distrutti da un dramma che però non impedisce loro di creare con quella bambina un legame speciale.

Mentre leggiamo queste pagine commoventi in cui queste due anime pure si prendono cura di una bambina dolce e bisognosa di affetto, senza chiedere nulla in cambio, amandola come una figlia, senza pensare che presto o tardi tornerà dai suoi genitori, quello che speriamo è che questo momento non arrivi mai più. Ci auguriamo di vederla lì per sempre, con quelle due brave persone che, siamo certi, la renderebbero molto più felice dei suoi veri genitori. Tre anime non legate dal sangue ma dalle piccole cose di una vita semplice ed autentica, fatta di empatia e genuinità. Una vita che tutti i bambini si meriterebbero.

Commoventi i momenti passati con Mr Kinsella: l’affetto, la protezione, i ragionamenti, la vicinanza fisica che le fa rendere conto, in uno dei diversi confronti con i suoi genitori, che suo padre non le aveva mai preso la mano. Questa triste consapevolezza ci fa piombare nello sconforto quando in una lettera arrivata in fattoria viene comunicato a quella ormai nuova famiglia che è ora che la bambina torni a casa.

È un racconto intenso e delicato che ci trasmette il vero senso della famiglia in un modo semplice e diretto. L’autrice riesce a raccontare in maniera naturale e spontanea dei sentimenti così profondi da farci gioire e soffrire insieme a loro, fino alla fine. E fino alla fine teniamo il fiato sospeso, nella speranza che quella bambina avrà la sua vita felice, come è giusto che sia, come ogni bambino al mondo meriterebbe.

Nancy Citro

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Claire Keegan, Un’estate, Einaudi, 73 pagine, 12 euro

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