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Cristina Di Canio anteprima. La libraia tascabile

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La libraia tascabile” di Cristina Di Canio (Giunti Editore, 2022 pp. 240 € 16.00) è un libro singolare, scritto da una originale libraia, proprietaria della libreria “La scatola Lilla” a Milano. Cristina Di Canio ambienta la sua emozionante storia in una libreria e intreccia il destino dei suoi clienti con la suadente e coinvolgente dolcezza della sua voce narrante. La trama infatti incrocia, nell’esperienza autobiografica della felice relazione con i libri, il legame autentico e incondizionato con i frequentatori della libreria. Celebra le occasioni degli incontri, stimola l’affascinante interesse per l’intensa padronanza dell’abilità letteraria, confronta la qualità delle amicizie, l’efficacia degli amori. Il patrimonio infinito e suggestivo dei libri segue l’itinerario di ogni luogo di libertà emotiva, coltiva la capacità razionale e affettiva, alimenta il prezioso romanticismo per la vita, insinua nella nostra mente la riflessione delle possibilità e le previsioni su noi stessi, fornisce, al desiderio delle domande, la speranza avvincente delle risposte. La spontanea e naturale comprensione umana di Cristina Di Canio espande l’accordo complesso e rappresentativo del guscio dell’anima, rafforza l’efficacia accurata dell’immaginazione, la profondità coraggiosa della parola scritta. I libri, in effetti, sono i veri protagonisti di questo romanzo, permettono di estendere vicende inconsolabili, artefici d’inattese meraviglie, spiegano il dono dell’interpretazione esistenziale e la fedeltà terapeutica dei sentimenti, oltre il tempo sospeso, nella quintessenza seducente e commovente del linguaggio.

Cristina Di Canio, protagonista del mondo confortevole dei libri, è una libraia rassicurante, vivace e curiosa. Trasmette la volontà e la generosità della comunicazione dinamica e intraprendente, guida la sua premurosa maturità verso il convincente consiglio nell’evoluzione letteraria, invita a scegliere l’ampiezza attraente del pensiero. Leggere e conoscere la straordinaria destinazione del libro è la sincera finalità, diretta alla realizzazione di trasformare la sorte del lettore, d’illuminare lo spirito verso nuove prospettive. “La libraia tascabile” ospita il luogo migliore per esprimere l’orizzonte dell’empatia. Racconta e ascolta le voci irrequiete e assorbe la ragione della rinascita e la direzione dell’appartenenza. Lo stile disinvolto e sorprendente raggiunge i passaggi improvvisi e imprevedibili delle storie rubate dei personaggi che si insinuano nella libreria, sottolinea l’alternativa della disponibilità nelle rivelazioni e nelle confidenze. Ogni libro riproduce l’appuntamento con la fiducia, l’augurio di un dialogo, intonato con un prontuario per la felicità. Attraversa il filamento impercettibile del vissuto, elabora l’effetto appropriato per la benefica esortazione, svolge il cammino intorno alla nostra consapevolezza, nelle nostre corde sensibili. Cristina Di Canio ha preferito impegnare la propria vita da libraia nel recapitare l’offerta del libro e delle pagine a tutti i lettori affinché rintraccino sempre l’esatto e sincero indirizzo di consegna al cuore.

Rita Bompadre

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Milano, d’autunno, è più frenetica del solito e la pace di questo momento è come la quiete prima della tempesta. Anche i libri, in ordine sugli scaffali, sembrano aspettare qualcosa, che un raggio di sole illumini i brillanti colori della copertina o che qualcuno li prenda e se li rigiri fra le mani, alla scoperta di indizi, di segni speciali”.

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Nessuna innovazione è da demonizzare, e io, che ho fatto di tutto per trasferire la mia libreria anche online, per raggiungere chiunque, lo so bene. Ma è necessario dirsi tutta la verità, ammettere le zone d’ombra, per scrollarsi di dosso quel sentimento di connivenza e prendere in mano il cambiamento, non farsi pilotare dalla tecnologia ma decidere come possa mettersi al servizio dei nostri sogni. È necessario soprattutto non soccombere all’illusione di un mondo fatto di palazzi trasparenti in cui capi premurosi si prendono cura del nostro benessere psicofisico allestendo uffici come case e palestre in cui sfogare la frustrazione.

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I libri, in apparenza, non cambiano mai: stessa forma, stesse pagine, stesso profumo di inchiostro sulla carta dai tempi antichi di Gutenberg. Eppure tutto il mondo che ci gira intorno e che ne garantisce la diffusione e la sopravvivenza è in costante evoluzione.

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La via è deserta e silenziosa e il freddo di febbraio lascia spazio a un sentore di primavera. In un angolo, Silvano e Cecilia parlottano fitto, leggermente isolati dal gruppo. Lei stringe tra le mani Gita al faro di Virginia Woolf, il libro che si è aggiudicata. Sorrido riflettendo sul fatto che in questo momento sta facendo con Silvano ciò che fanno i due protagonisti del libro:si stanno scambiando visioni del mondo e frammenti di storie, anche solo attraverso uno sguardo. Ripone il piccolo libro nella sua borsa e la richiude. Le piccole stelle d’argento ricamate sulla stoffa scura brillano nella notte e anche i suoi occhi, finalmente, sono tornati a risplendere di vita”.

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Il tempo sembra essersi fermato nel negozio e, anche fuori, il viavai nella strada si è arrestato, come in segno di rispetto. Il silenzio nella libreria è una coltre spessa e densa ma qualsiasi parola non avrebbe sostanza. Siamo nel tempio delle parole eppure non sappiamo dove aggrapparci.

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