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Don Winslow. Broken

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Broken. Eva McNabb, centralinista della polizia, dopo aver scoperto che suo figlio, un agente, è stato ucciso da una gang di spacciatori, ingiunge all’altro figlio, Jimmy, agente a sua volta, di vendicare il fratello.

Rapina sulla 101. Una serie di furti di gioielli sulla Highway 101 irrisolta per anni, il detective Lou Lubesnick dice che è il lavoro di un solo uomo. 

Lo zoo di San Diego. Chris Shea deve risolvere uno strano caso, uno scimpanzé fuggitivo armato di pistola. Solo se ci riuscirà, la sua reputazione sarà salva. E forse avrà anche conquistato una ragazza.

Sunset. Caccia grossa per catturare Terry Maddux, leggenda del surf, il re dei garanti per le cauzioni di San Diego, Duke Kasmajian assieme  all’investigatore privato Boone Daniels amico di Terry.

Paradise. Ben, Chon e O coltivatori di marijuana in missione alle Hawaii, ma la mala locale non approva l’intrusione. 

L’ultima cavalcata. Calvin Strickland agente di frontiera ogni giorno pattuglia il confine tra Messico e Stati Uniti, ha votato per Trump.

Finché non vede una ragazzina rinchiusa in una gabbia.

Libro di racconti lunghi questo di Don Wislow (autore del Potere del cane e delle Belve) in cui l’autore senza tralignare sulla complessità di un romanzo si concentra su sei episodi clou tutti svolti tra New Orleans la West Coast, le Hawaii e il Texas) dove si ribadisce una tecnica sopraffina nella pura tradizione del Noir americano il cui leit  motiv è racchiuso nell incipit: “Non è importante come entri in questo mondo, comunque tu ci entri, ne uscirai spezzato”.

Vendetta, ambizione professionale, avidità, redenzione, ogni episodio si palesa in un thriller mozzafiato, in cui si mescolano senso del dramma, vita personale, umorismo con i due capitoli finali, Paradisee e L’ultima cavalcata, per me veri capolavori. L’ultimo ha come protagonista l’ex soldato Cal Strickland, poliziotto di frontiera ad El Paso, tipico americano middle-class bianco che ha votato per Trump, insofferente al flusso inarrestabile degli immigrati negli Stati Uniti finché vedrà il suo mondo capovolgersi dopo l’incontro con una ragazzina chiusa in una gabbia in un centro di detenzione per gli immigrati, qui lo stile narrativo di Winslow ci riporta senza dubbi alla prosa di Cormac McCarthy. 

Il mio preferito rimane Paradise, Ben, Chon e Ofelia in trasferta alle Hawaii nuova frontiera per il loro traffico di marijuana, se la devono vedere coi trafficanti locali, dal paradisiaco si passa ad una scena di guerra, una degenerazione in cui subentrano un equilibrio spezzato, vendetta, sangue, fratellanza tra giusti, le onde maestose del Pacifico.

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