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William Least Heat-Moon. Strade blu

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Un professore del Missouri, lo stesso giorno, perde la cattedra al college e scopre che la moglie, dalla quale si era separato da alcuni mesi, sta con un altro uomo “Rick o Dick o Chick, qualcosa del genere”. È una mazzata durissima. A soli trentotto anni William Trogdon decide di farla finita. Potrebbe spararsi un colpo alla testa, ingozzarsi di barbiturici, oppure impiccarsi. E invece no, William ha un’idea migliore: prende il nome che gli sarebbe spettato per quel poco di sangue Sioux che gli scorre nelle vene, monta sul suo furgone scassato, ribattezzato per l’occasione Ghost Dancing, e parte “Un uomo che non riesce a far quadrare le cose può sempre levare le tende”. 

Il viaggio di William “Least Heat-Moon” nel cuore degli Stati Uniti, attraverso strade secondarie, quelle che sulle vecchie mappe venivano segnate di blu, è lungo tre mesi, avventuroso, con pochi punti di riferimento, soprattutto prodigo di incontri, uomini e donne che sembrano stare lì a non fare altro che aspettare il prof. col suo furgone per raccontarsi, mettersi in posa per una foto, diventare i protagonisti del suo futuro libro sull’America: un bestseller che schizzerà ai primi posti in classifica e che sarà tradotto in tre continenti.

Il viaggio di William è più la fuga da un presente doloroso o un coraggioso tentativo di ricominciare a vivere? Direi entrambe le cose, ma se non sei americano, se non sei cresciuto all’ombra di gente come Twain, Steinbeck, Kerouac, non puoi capire il senso di certe scelte, non puoi capire cos’è una fuga. Di prececenti ce ne sono diversi, leggendo Strade Blu ho pensato soprattutto a due altri viaggi, a quello di David Bell, il manager alto biondo e prestante dell’esordio di DeLillo (Americana), l’uomo di successo che molla gli agi di New York per attraversare l’America in camper, e al più recente Mississippi Solo, la folle traversata in canoa di Eddy L. Harris, arrivata in Italia a distanza di molti anni con l’editore La Nuova Frontiera. Rispetto ai suoi colleghi di viaggio William ha però ben altre motivazioni: William ha perso tutto, William deve ricominciare da zero. Ed è proprio la perdita la traccia principale di questo magnifico road book che ci fa conoscere l’America e i suoi abitanti meglio di mille altre opere di narrativa di autori più blasonati di Least Heat-Moon. Strade Blu è un libro epico e terapeutico, un libro che non si dimentica. 

Angelo Cennamo

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