C’è poco da fare, Napoli e le sue storie devono essere raccontate dagli altri, dai limitrofi, i forestieri, meglio se stranieri: Napoli ti schiaccia con il peso delle sue radici; sotto la tastiera si gonfia come un areostato, come l’airbag dopo un urto in tangenziale. Si lascia lusingare dallo sciovinismo dei cantori pallosi, i piagnoni…
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