Che cos’è la gioia? Si chiede Deleuze. La gioia è realizzare una potenza, al contrario della tristezza, cioè quando sono separato da una potenza. Cattivo è il grado più basso della potenza, e il grado più basso della potenza è il potere. Luca Sossella (Nella foto Roberto Roversi)
Continua a leggere >Grazia Marchianò. Dolore
Grazia! Dolore. L’incontro fu extraordinario, dal primo momento a Montepulciano, grazie ad Alessandro Serra. Subito seguaci del “tra”, between, essere fra due, cioè il Mεταξύ di Platone che ci (mi) portava al genio di Simone Weil. Alla parola che evoca lo s p a z i o che sta in mezzo, la mia ossessione, una…
Continua a leggere >Un cretino con qualche lampo d’imbecillità
Meraviglia che non sia in cantiere una mostra su F.T. Marinetti. Non so se la sentenza l’ha pronunciata D’Annunzio, comunque mi pare azzeccata: “un cretino con qualche lampo d’imbecillità”. In un elenco di cagliostri italici questa tonante nullità non può mancare. Luca Sossella
Continua a leggere >Amo la chioma delle ragazze che non si spaventano
Una volta Roberto Roversi (settembre 1978) mi ha detto, fuori diluviava e bisognava pur parlare di qualcosa, e, scelta eccentrica, si finì per parlare di poesia, all’improvviso disse: «Dai! c’è troppa commozione nella poesia del novecento, spesso sono testi inutili, ma quel compiacimento lacrimoso li rende davvero offensivi.» Offensivi, disse. Un suo verso dice: “Amo…
Continua a leggere >Dialoghi filosofici
Dialogi duo. Dialoghi filosofici composti da Giordano Bruno nel 1586 dopo l’incontro col matematico Fabrizio Mordente, inventore del compasso proporzionale. L’esemplare esposto alla Biblioteca nazionale di Roma da oggi è il terzo conosciuto, dopo quelli della Bibliothèque nationale de France e della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Una rarità ché i due geni litigarono e…
Continua a leggere >Metànoia
«In verità io vi dico: Se non cambiate e non diventate come i piccoli fanciulli, non entrerete affatto nel regno dei cieli. Chi pertanto si abbasserà come questo piccolo fanciullo, è lui il maggiore nel regno dei cieli. E chiunque accoglie un bambino come questo nel nome mio, riceve me.» (Matteo, 18:3-5) L’altro giorno scrivevo…
Continua a leggere >Vedere è pensare. Parlare è vedere
Scrive Deleuze: “Se vedere e parlare sono forme di esteriorità, il pensare riguarda un fuori che non ha forma. Pensare è il pervenire al non-stratificato. Vedere è pensare, parlare è pensare, ma il pensare si produce nell’interstizio, nella disgiunzione tra vedere e parlare. Qui avviene il secondo incontro tra Foucault e Blanchot: il pensare appartiene…
Continua a leggere >Una volta Jean-Paul Sartre
Una volta J-P. Sartre al Café de Flore, dove spesso incontrava i suoi ospiti, sussultò quando si accorse che dietro di lui c’era un uomo titubante che cercava la sua attenzione. — E lei chi è? esclamò. — Sono il cameriere, disse il titubante. — No, lei non è il cameriere, ma fa il cameriere….
Continua a leggere >Hanno scoperto una nuova stella
Un’amica mi ha mandato l’incipit di un testo di Szymborska, “Hanno scoperto una nuova stella, / ma non vuol dire che vi sia più luce…” come segno augurale. Qualche anno fa ho letto della scomparsa di una stella massiccia nella galassia nana Kinman Dwarf, dove risiedeva, nella costellazione dell’Aquario a circa settantacinque milioni di anni…
Continua a leggere >La competizione uccide
Dal “litigio” tra Bohr ed Einstein e dal paradosso EPR si comprende in modo evidente che solo la competenza conta e la competizione uccide, cos’è che non è chiaro? Perché ci sono centinaia, centinaia di conflitti? Einstein aveva torto, ma solo il suo “torto” ha dato ragione. Se non avete niente di meglio da fare,…
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