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Estate caldissima. Intervista a Gabriella Dal Lago

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Per la consueta rubrica de Le Tre Domande del Libraio incontriamo questa settimana Gabriella Dal Lago. È uscito per 66thand2nd il 9 giugno scorso il suo romanzo “Estate caldissima”, secondo libro che esce per la stessa casa editrice e questa volta con in copertina una fotografia di Bea De Giacomo.

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Gabriella, questo è il tuo secondo romanzo che esce per 66thand2nd a distanza di un anno dal bellissimo “Uto e  Gesso”. Partirei col chiederti come entrare col giusto passo in questo romanzo, portandoci nella officina di lavorazione del libro, raccontandoci, poi, più in generale come è nata l’idea e il percorso fatto con l’esordio e quello che è venuto dopo?

È vero che editorialmente questo romanzo arriva a distanza di un anno da Uto e Gesso, ma l’idea e la lavorazione del mio primo romanzo erano terminate tempo prima rispetto alla pubblicazione; questo vuol dire che quella che tu chiami “officina di lavorazione” del libro era in moto già da un po’, anche se ho messo a fuoco Estate Caldissima per davvero proprio l’estate scorsa. Rispetto al mio primo romanzo, penso di aver consolidato l’aspirazione alla coralità della mia scrittura: la passione di mettere dei personaggi in uno spazio d’azione limitato, di metterli un po’ in trappola (in Uto e Gesso i personaggi erano costretti su un’autostrada innevata, in questo romanzo sono chiusi in una casa di campagna) e lasciare che le tensioni che ci sono tra loro emergano. Per il mio secondo romanzo, volevo scrivere un romanzo di conversazioni: volevo guardare persone parlare di paure, ansie, di speranze che sento risuonare nella contemporaneità. È come un palco, no? Un palco su cui si muovono dei personaggi; entrano, escono, si siedono attorno a un tavolo, si eclissano dietro le quinte. Penso che sia questo il modo di entrarci: sapere che ci stiamo sedendo in platea, e stiamo guardando qualcosa succedere davanti ai nostri occhi.

La trama del libro ruota intorno a quella che è l’estate più calda degli ultimi duecento anni: la città che soccombe sotto il peso dell’afa e il lavoro con le sue scadenze che non si può fermare; sfilano uno ad uno i sette adulti, il bambino e la gatta che si ritrovano in questa casa di campagna. Ci racconti nel dettaglio chi sono i sette protagonisti di questo romanzo corale e le storie che animano le pagine del libro??

Allora, provo a essere sintetica. Gian è il capo dell’agenzia creativa in cui tutti questi personaggi lavorano; ha una quarantina d’anni, una storia alle spalle, un figlio, Leo, di otto anni, che porta con sé nella casa in campagna che appartiene alla sua famiglia, coinvolgendolo in qualche modo in questa settimana di lavoro fuori porta. Con lui c’è Greta; è la sua compagna, oltre che professionalmente anche sentimentalmente. Greta vive con grande preoccupazione lo squilibrio di potere che vede nella sua relazione sentimentale con Gian: lui è quello che ha messo i soldi per fondare l’agenzia, oltre ad essere un uomo di quindici anni più grande di lei e, per giunta, uno suo ex professore dell’università. Greta è molto agitata da come la sua relazione con Gian possa essere letta da fuori: ecco perché è molto impegnata a ribadire la sua posizione nel mondo, ad affermare la sua autorità. Con lei c’è Lily, la gatta che lei ha portato in questa dinamica di coppia: da una parte un bambino, dall’altra un animale domestico – è già qui che si gioca lo squilibrio. Laura è un altro elemento di grande disturbo per Greta: è la grafica dell’agenzia, una donna molto popolare sui social, molto impegnata a costruire la propria immagine pubblica, ma in realtà molto fragile, intrappolata in una relazione abusante con Matteo – il suo fidanzato che resta sullo sfondo, che scriverà molti messaggi a più personaggi chiusi in quella casa. Poi c’è Vic, la giovane stagista che pare quasi un’aliena: “cyberspazio”, come viene chiamata da Carlo, un uomo piuttosto iroso, alle prese con una neonata passione per le droghe e con un problema di gestione di energie e di reazioni impulsive. Alma e Tommi, invece, vivono una strana tensione tra di loro; Alma sente scricchiolare la sua identità, tutto ciò in cui ha creduto e che ha pensato di essere, per colpa dell’attrazione verso Tommi, quello che forse rimane il personaggio più misterioso della storia, il più defilato.

Gabriella ci hai regalato, a brevissima distanza, un altro romanzo originale e carico di personaggi che restano impressi nella memoria del lettore. Cosa non semplice lavorare su così tanti personaggi raccontati in modo magistrale, dando ad ognuno di essi profondità e spessore. Ci vogliamo soffermare sull’aspetto formale del romanzo, lo stile e il linguaggio adottato e, se poi, ci elenchi anche, nel finale, i libri e gli autori da abbinare a “Estate caldissima ” nello zaino per l’estate?

Ho cercato una lingua piuttosto piana, che arrivasse diretta, senza troppe mediazioni. Ogni tanto, quando il punto di vista si appoggia molto ai personaggi, lascio che partano quasi dei flussi di coscienza: delle cavalcate in cui il ritmo si fa più serrato, concitato. Poi c’è la voce narrante: esplicitata, presente, parla in prima persona plurale coinvolgendo chi legge nell’osservazione della casa dall’alto, quasi come se stessimo guardando una casa di bambole, e i protagonisti del romanzo fossero dei piccoli personaggi che si muovono per le stanze. Ho cercato ancora di più che con il primo romanzo di lasciare spazio a uno sguardo teatrale; forse è anche per questo che ci sono tanti dialoghi. Ho scoperto che mi piace molto far parlare i miei personaggi.
Libri da mettere nello zaino per l’estate, che secondo me potrebbero risuonare con questo – completandolo, giocando di specchi, dialogandoci: un testo teatrale che è Il dio del massacro di Yasmina Reza, un libro che mette le vite digitali al centro di una narrazione romanzesca che è Le perfezioni di Vincenzo Latronico, due romanzi che parlano di fatiche relazionali che sono Dove sei mondo bello di Sally Rooney e Tempi eccitanti di Naoise Dolan, due saggi sul lavoro che sono Il lavoro non ti ama di Sarah Jaffe e Le grandi dimissioni di Francesca Coin, una raccolta di testi di bell hooks che si chiama Tutto sull’amore, un romanzo di cui ho ammirato la brillantezza nel parlare di conflitti di classe che è Il fratello del famoso Jack di Barbara Trapido. Uno zaino pesantissimo, insomma!

Buona Lettura di “Estate caldissima” di Gabriella Dal Lago, ma anche dei magnifici libri che ci ha suggerito.

Antonello Saiz

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