Mentre si lasciava dondolare dall’eco del suo cervellino scalzo, pensando alle stelle e ai segreti del cosmo, venne distratto dal suono di una moneta dentro il cappello e dal tacco dieci di una generosa signora a cui, un tempo, avrebbe guardato il culo. Ora faceva troppa fatica a girare la testa: un torcicollo sadicamente monotono…
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