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Il testamento del senatore

Sono seriamente preoccupato della fine che possono fare i miei familiari protetti da me per così tanto tempo e totalmente inconsapevoli della vita e dei sacrifici che dovrebbero fare per assicurare a sé stessi e ai propri figli almeno quanto hanno ricevuto da me.

Mio nipote forse è quello che mi capisce meglio perché nonostante la loro poca autorevolezza comprende i fondamenti dell’educazione trasmessi dai genitori.

Adoro intrattenermi con lui per parlare di politica di storia di arte e letteratura che sono tutti argomenti che servono a intrattenere un interlocutore per diverse ore senza che si debba necessariamente parlare di qualcosa.

Mi è venuto a trovare anche oggi, sta facendo un’esperienza da sindaco in un piccolo paese ma vorrei vederlo presto consigliere regionale o deputato.

<<Ciao nonno!>>.

<<Ciao Nicola! Tutto bene?>>.

<<Sì, abbastanza, sono un po’ affaticato oggi>>.

<< Perché? Cosa succede?>>

<<Ho discusso con i comitati a tutela del verde pubblico sulla questione della manutenzione del parco e la ristrutturazione del muretto intorno >>.

<< E che problema ci sarebbe?>>.

<<Che non abbiamo la copertura per deliberare i lavori quest’anno>>.

<<Capiscono e loro insistono?>>.

<<Esattamente>>.

<<Era nel tuo programma elettorale se non sbaglio?>>.

<<Infatti, il problema è che sto litigando con tutti i miei sostenitori ma io come potevo sapere in campagna elettorale che la situazione economica era così drammatica?>>.

<<Tranquillo non c’è problema>>.

<<In che senso?>>.

<<Adesso devi rassicurare tutti. Scrivi un bel comunicato stampa in cui assicuri che il Comune dopo l’incontro con i comitati procederà a convocare una riunione, anche tra tre settimane, per analizzare ed attuare la strategia di manutenzione e ristrutturazione delle infrastrutture del parco>>.

<<E quindi?>>

<<Intanto passano tre settimane. Poi alla riunione qualcuno dirà che il parco richiede un intervento di ristrutturazione più importante e fare una semplice manutenzione sarebbe inutile e dispendioso e chiederà di convocare i tecnici per una valutazione>>.

<<E poi?>>

<<E tu subito dopo farai un altro comunicato per dire che sono stati convocati i tecnici per progettare i lavori di manutenzione del parco>>.

<<Ho capito ma se non ci sono i soldi che lavori faccio fare?>>.

<<Nessuno. Ma alla prossima Giunta inviti i rappresentanti e fai vedere i lotti di lavoro previsti per il prossimo anno, con la sostituzione di tutti i giochi per bambini>>.

<<E poi?>>

<<Poi l’assessore al bilancio dirà che non ci sono i soldi. Allora tu ti metterai a urlare dicendo che te ne freghi dei soldi, che il verde è importante e che tu quest’anno i lavori di manutenzione li fai lo stesso>>.

<< Ma stai scherzando?>>

<<No, poi prendi i rappresentanti delle associazioni li porti in un’altra stanza e gli dici che hai tutti contro che non vogliono prendersi responsabilità ma se ti appoggiano i lavori di manutenzione li fai fare lo stesso>>.

<<Che lavori?>>

<<Fai tagliare l’erba e raccogliere le foglie, ma chiami la tv locale e inviti i rappresentanti delle associazioni a vedere>>.

<<E il prossimo anno quando poi devo fare i lavori di ristrutturazione cosa faccio?>>.

<<Fai mettere un po’ di intonaco dai cantonieri e poi cambi il colore al muretto e al massimo cambi due panchine>>.

<<E alle associazioni che dico?>>.

<<Coinvolgile sempre e vedrai che saranno contente>>.

<<Come fai a esserne certo nonno?>>

Mio nipote mi fa tenerezza ma voglio essere chiaro una volta per tutte perché se davvero vuole continuare a fare questo lavoro certe cose deve saperle.

<<Nicola, sai perché sei stato eletto?>>

<<Perché secondo i cittadini ero il migliore per governare>>.

<<Mi piaci perché sei giovane, intelligente e onesto. Però sei coglione!>>.

<<E perché dovrei esserlo?>>.

<< Facciamo un passo indietro, in genere noi diamo troppo peso alle bugie che i politici raccontano agli elettori ma sottovalutiamo sempre le bugie che gli elettori raccontano ai politici>>.

<<Quali bugie?>>.

<<Gli elettori dicono di volere che il politico sia onesto, capace e competente. La realtà è tutt’altro>>.

<<E quale sarebbe?>>

<< Gli elettori vogliono essere rassicurati, che gli si dica che sono intelligenti che hanno diritti, che hanno diritto a un posto di lavoro, che tutto andrà bene e che se per caso qualcosa dovesse andare male non saranno mai da soli perché ci sarà sempre qualcuno ad aiutarli>>.

<< Ma come si fa a fare questo?>>

<< Bisogna raccontare balle, balle fantasiose, balle articolate, balle così belle e grandiose che la realtà ti offrirà sempre un alibi ragionevole, una grandinata, un’alluvione, un’emergenza per spiegare come mai alla fine le promesse non sono state mantenute. E tu sei un coglione fortunato.>>

<<Perché sarei fortunato?>>.

<<Perché di balle non ne hai ancora dovute raccontare veramente, sei stato eletto sulla fiducia delle balle che raccontavo io>>.

<<Ma la fiducia nelle persone e nella politica?>>.

<<È questa la fiducia in questo Paese. Quando ero al senato ho passato la carriera a dare pacche sulla spalla alle persone e a promettere il mio aiuto. Quando ce la facevano da sole mi ringraziavano, quando non ci riuscivano le invitavo a riprovare. Gli italiani per una pacca sulla spalla sono disposti a pagare un senatore ventimila euro al mese >>.

<<Nonno, la cosa è un po’ desolante>>.

<<Se vuoi tirarti su leggi molto, la letteratura, è un orgasmo dell’anima>>.

<<Su questo sono d’accordo>>.

<<Devi solo stare attento a una cosa>>.

<<E quale sarebbe?>>.

<<A credere anche tu alle balle che racconti. Perché devi sempre esaminare e capire la realtà, non devi fuggire dalla realtà>>.

<<In che modo?>>.

<<Vai sempre a fare la spesa e cerca di frequentare persone che ti dicono la verità, loro faranno poca strada ma a te servirà saperla>>.

<<Perché?>>.

<<Perché nel mare delle balle in cui navigherai ci saranno pochissimi momenti che se saprai quale è la verità sarai anche in grado di fare le scelte giuste per il tuo Paese>>.

<<Quindi c’è speranza?>>.

<<Non ti esaltare, se sarai fortunato potrai fare la differenza una o due volte al massimo >>.

<<Spiegati meglio>>.

<<Ci provo, tu sei giovane ma potrebbe capitare un domani che i cittadini credano alle balle dei politici e che i politici italiani, europei e americani credano alle loro balle>>.

<<Perché dovrebbe succedere?>>

<<Per comodità, perché dire la verità è impegnativo, la gente non la vuole. In quel caso potrebbero nascere dei problemi>>.

<<E quindi?>>.

<<Quando tutti si rincoglioniscono uno che non perde il contatto con la verità potrebbe diventare una guida per ciechi>>.

<<E come potrebbe farcela?>> mi chiede speranzoso.

Gli rispondo con uno sguardo crudele: <<Come al solito. Raccontando balle>>.

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