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Margherita Pascucci. Il tempo tessuto di Dio

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Napoli era piena di bancarelle di libri usati. Cassettoni ricolmi. Ero un ragazzo, ed ero affamato. Ci passavo intere giornate. I polpastrelli diventavano neri. Ne sfioravo a centinaia, li scrutavo, riflettevo. Potevo prenderne solo uno, nonostante costassero così poco.

Tutta la mia università, la mia formazione culturale, la mia biblioteca di adesso si è, perlopiù, costruita in quel tempo di scoperte.

Così ho conosciuto Marguerite Duras, attraverso una raccolta di saggi dalla copertina rosa. Un libro vecchio, fuori produzione e bellissimo che trovava una vita nuova tra tutti quei volumi dimenticati e a prezzo unico. Lo conservo, geloso. Adoro Marguerite Duras e tante volte avrei voluto parlarle.

Chiederle di Steiner, della guerra, di Saigon.

Un sentimento, un desiderio ingenuo, forse incauto, che deve aver provato anche Margherita Pascucci di fronte all’opera di Dacia Maraini.

Filosofa, ne ha fatto un saggio dal titolo Il tempo tessuto di Dio, edito da Il ramo e la foglia.

Margherita Pascucci si è a lungo occupata di Marx, di Spinoza., persino di Walter Benjamin. Con quest’ultimo, io credo, come con Scholem, Magnes e Asja Lacis, condivide l’idea che la filosofia sia anche altrove, destrutturata, e che sia – con la forma racconto – come il sasso e la corda, legate, volteggiando, l’uno per tendere, l’altra perché non voli via.

La vita ha dentro quel mistero che la letteratura cerca di ricreare e la filosofia sciogliere.

Se l’una distilla, separa, smonta, nel tentativo di ricostruire; l’altra fa un balzo ancora antecedente e si affaccia a Dio, chiede a Dio, gli estorce una spiegazione.

Entrambe hanno nell’uomo, la preda preferita.

Dacia Maraini è, in questo saggio inconsueto, fatto di dialoghi, di lettere mancate, personaggio esistente e di fantasia. Una condizione Pirandelliana, quasi, che ogni autore sogna e teme.

Quella che ricrea la Pascucci è, forse, una Maraini sorprendente per la Maraini stessa, che parla del tempo, del mistero e di Dio con parole che sono sue e altre che potrebbero appartenerle.

È questo un ritratto filosofico utile per chi non conosce – o conosce poco – opere celebri come L’età del malessere e La lunga vita di Marianna Ucria.

Ma è, soprattutto, la storia d’amore più folle, semplice e contorta: l’amore di un lettore per l’autore che preferisce.

Pierangelo Consoli

Recensione del libro Il tempo tessuto di Dio di Margherita Pascucci, Il ramo e la foglia edizioni 2021, pagg. 179, € 15,00

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