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Clemens Meyer, Il silenzio dei satelliti

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Keller Editore, dopo il romanzo di culto Eravamo dei grandissimi (2016), ha pubblicato un nuovo libro del grande Clemens Meyer, uno dei maggiori scrittori tedeschi contemporanei: si tratta di una raccolta di racconti pervasi di magia, dove abbondano gli incontri inaspettati, quelli che la vita ci riserva in pochi momenti della nostra esistenza. Nasce così un libro impeccabile e onirico. I satelliti del titolo sono fondamentalmente, oltre che il titolo di un racconto centrale, le zone di periferia dove abitano i reietti della grande città.

Una lettura sostenuta da uno stile a volte asciutto, altre più sontuoso, che regala al lettore un’esperienza di grande impatto emotivo. Si respira la fatica dei lavoratori, il sudore delle loro ore e ore di lavoro. A volte piccole epifanie punteggiano il testo, ma è sempre la fatica del vivere ai margini che domina la pagina. Una raccolta di racconti di splendido spessore letterario.

Clemens Meyer qui conferma le promesse del suo libro di culto in brevi storie che s’imprimono nel cuore. Giorno dopo giorno gli stessi gesti, e poi qualcosa di inaspettato: l’autore coglie le vite dei suoi personaggi in momenti cruciali, ma sempre immersi nel sudore degli oppressi, esseri fragilissimi da muovere come vetro soffiato che solo la grande abilità dell’artista riesce a non far dissolvere in briciole.

Imperdibile.

 

Clemens Meyer, Il silenzio dei satelliti, Keller Editore, pp. 222, euro 16,50. Traduzione dal tedesco di Roberta Gado e Riccardo Cravero

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