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Catullo. Versi di rabbia e di passione

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Versi di rabbia e di passione” di Catullo, a cura di Mario Lentano (Liberilibri, 2021 pp. 156 € 13.00) è un libro degno di attenzione per la laconica e incisiva sentenziosità sprezzante e beffarda di certe composizioni e per la perseverante complessità emotiva, nella lacerante energia affettiva delle liriche amorose. I trentatré carmi scelti, con accanto il testo latino, nell’inedita versione italiana, propongono il sentimento individuale, elegiaco e suggestivo, esprimono la vivacità e l’energia dell’amore, alternano l’innocente franchezza del desiderio con la razionale lucidità dello sconforto. La spontaneità delle parole deriva dal significato etico riflesso nell’elegante cifra alessandrina della sensibilità e dell’intuizione privilegiata della ricercatezza estetica, della percezione sapiente della decadenza. L’asprezza delle espressioni trae ispirazione dall’estensione della lingua, mescola la conversazione colta e il linguaggio usuale, descrive il ritratto di tutta la società galante e persuasa tra la frivolezza delle indiscrezioni, l’oltraggio dei dibattiti letterari. “Versi di rabbia e di passione” rispecchia l’istinto primordiale della vita, suggerisce la destinazione resiliente degli stati d’animo, l’entusiasmo e l’indifferenza, la speranza e la disperazione, mostra con carattere sagace e smaliziato, inquieto e nostalgico, il requisito dell’esistenza passionale e travolgente, il lirismo dalla dedizione al disprezzo, dalla leggerezza alla ruvidezza. L’accuratezza formale leviga la scrupolosità sentimentale, elogiando la tematica dell’amicizia e l’intensità emozionale. L’esperienza letteraria di Catullo coglie la trasformazione della società attraversata da impetuosi scontri civili e aderisce alle condizioni storiche pur eludendo la partecipazione attiva alla vita politica dell’epoca. La ricchezza della tonalità stilistica accorda il ritmo sofferto delle poesie spirituali e disperate, nella frequenza epigrammatica dell’invettiva amara, nelle sfumature espressive che assecondano la ricchezza interiore della personalità di Catullo. Lo stile icastico esterna l’influenza della passione, modula la dinamicità dei pensieri, rende la profondità del dissidio intimo, incrocia il riflesso della propria educazione culturale e poetica, interpreta l’impulso evocativo dell’anima appassionata, esterna inattese metafore di umanità. Il tormento sentimentale vissuto tra promesse e tradimenti celebra nei versi irrequieti per denigrare il contrasto dell’amore, deluso e disperato, affettuoso e commovente, disincantato e accorato, rabbioso e offensivo. L’amore in Catullo è ragione di vita e di eterna poesia.

Rita Bompadre

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