Claude Seignolle (1917-2018) è considerato uno dei maggiori maestri del fantastico europeo. Nacque in Dordogna e visse gran parte della sua vita lavorando come archeologo e antropologo, raccogliendo una gran quantità di materiale etnografico sul folclore delle campagne francesi. La sua opera di narrativa più ricordata e rappresentativa dei suoi interessi e delle sue inclinazioni artistiche è senza dubbio questo romanzo, la Malvenue (in italiano “l’indesiderata” o “la sgradita”), ambientato all’inizio del secolo in uno sperduto villaggio della campagna francese chiamato Sologne. In questo luogo le antiche leggende e superstizioni legate al male non sono mai scomparse e, presto, i miti abitanti del villaggio si scontreranno con la sua manifestazione più inquietante, incarnata da una giovane e in apparenza innocente fanciulla, ma la cui sorprendente bellezza e malvagità risveglieranno le colpe più oscure seppellite nelle profondità dell’animo umano.
“Dovete sapere che tra voi c’è una ragazza che ama fare il male! Ha sulla fronte il marchio dell’inferno… Un giorno non lontano sarà punita come merita!”
Il romanzo è breve ma intenso per le atmosfere, e lo stile di Seignolle è coinvolgente e trascinante (sicuramente grazie anche all’ottimo lavoro della traduzione di Elena Furlan), offrendo immagini di uno spaccato della vita contadina del Primo Novecento suggestiva e a tratti nostalgica, come di un bucolico paradiso perduto nelle nebbie di un passato infestato dai fantasmi delle antiche leggende sul male. È interessante considerare che sebbene il male così com’è descritto nel romanzo appaia di primo acchito di matrice pagana esso assume i connotati del male “satanico” della tradizione cristiana, evidenziando con un realismo “antropologico” le effettive, frequenti “ibridazioni” culturali che avvenivano tipicamente nelle antiche e remote realtà contadine. Il tema centrale di Seignolle è dunque il male, anzi il diavolo, che si manifesta nel mondo attraverso oggetti, stregoni, fanciulle, e rappresenta la liberazione delle pulsioni più perverse dell’uomo, e il suo smarrimento innanzi a forze che non può controllare. Per le atmosfere al contempo bucoliche, pagane e sataniche, La Malvenue mi ha ricordato lontanamente il ciclo di Averoigne di Clark Ashton Smith (altro maestro del racconto weird ma di origini statunitensi), tuttavia va sottolineato che il fantastico di Seignolle è un fantastico “realista”, che si inserisce nella realtà come se ne fosse parte inegrante.
Una menzione importante va fatta all’ottimo compendio elaborato da Cesare Buttaboni che, sia in appendice che in postfazione, fornisce il proprio erudito contributo con due interessantissimi saggi, il primo intitolato Claude Seignolle: la leggenda occulta del fantastico, e il secondo intitolato La letteratura del terrore in Francia. Si tratta di due lavori ispirati dal quale si avverte chiaramente la passione dell’autore, uno dei nostri maggiori esperti di letteratura weird.
La Malvenue è stato pubblicato dalla casa editrice Hypnos, della quale è obbligatorio segnalare anche la rivista tematica omonima, ricca di articoli e racconti inediti dei maestri del weird mondiale, che costituisce la vetrina ideale per farsi un’idea delle proposte e dei punti di forza di questa sempre interessante casa editrice.
Mariateresa Botta
Collana Novecento Fantastico
La Malvenue, di Claude Seignolle
Prima edizione agosto 2021
pp.223 €16,90
Edizioni Hypnos.