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Salvador Dalì inedito. Addio dal tuo Rotting Donkey

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Nel 1923, all’università, Salvador Dalì incontrò il poeta Federico garcia Lorca. Nacque un’amicizia, testimoniata anche da un epistolario.

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Federico,

Sto lavorando a quadri che mi fanno morire di gioia. Sto creando in modo puramente naturale, senza la minima preoccupazione artistica, trovando cose che mi emozionano profondamente e cercando di dipingere onestamente, cioè esattamente. In questo senso sto iniziando a comprendere completamente i sensi. A volte penso di aver recuperato, con un’intensità insospettata, le illusioni e le gioie della mia infanzia. Provo un grande amore per l’erba, le spine nel palmo della mano, le orecchie rosse contro il sole e le piccole piume delle bottiglie. Non solo tutto questo mi piace, ma anche le viti e gli asini che affollano il cielo.

Proprio ora sto dipingendo una bellissima donna sorridente, irta di piume di ogni colore, sorretta da un piccolo dado di marmo che sta prendendo fuoco. Il dado di marmo è sostenuto, a sua volta, da un tranquillo e umile pennacchio di fumo. Nel cielo ci sono asini con teste di pappagallo, erba e sabbia della spiaggia, tutto in procinto di esplodere, tutto pulito, incredibilmente oggettivo, e la scena è inondata di un blu indescrivibile, del verde, del rosso e del giallo di un pappagallo, di un bianco commestibile, del bianco metallico di un seno randagio (sai che esistono anche i seni randagi, proprio il contrario del seno volante, perché quello randagio è in pace senza sapere cosa fare ed è così indifeso che mi commuove).

Seno randagio! Che bello!

Dopo questo, sto pensando di dipingere un usignolo. Si intitolerà NOTTURNO e sarà un asino vegetale piumato nella boscaglia del cielo irto di ortiche.

Helle, caro signore! Sì, lei deve essere ricco. Se fossi in lei, sarei la sua puttana per adularla e rubare banconote di peseta da intingere nel piscio d’asino…

Sono tentato di mandarle un pezzo del mio pigiama color aragosta, o meglio ancora, un pigiama “color aragosta-sogno”, per vedere se si commuove, nella sua opulenza, fino al punto di mandarmi dei soldi. Pensi, con un po’ di soldi, con 500 pesetas, potremmo far uscire un numero della rivista ANTI-ARTISTICA e sputtanare tutti e tutto, dall’Orfeo Catalano a Juan Ramon.

Diaun bacio sulla punta del naso a Margarita, che sembra un nido di vespe anestetizzate.

Addio, signore, un bacio sulla palma dal suo

ROTTING DONKEY

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