Astrid Lindgren, autrice svedese di fama mondiale, è nota soprattutto per aver creato Pippi Calzelunghe, protagonista di una serie di libri per bambini pubblicati per la prima volta nel 1945 e, da allora, tradotti in decine di lingue e apprezzati da milioni di persone. Ma prima che Pippi catturasse l’immaginazione dei bambini di tutto il mondo, Lindgren tenne una serie di diari di guerra: diciassette volumi rilegati in pelle, resi vividi da una serie di fotografie e ritagli di giornale accuratamente incollati sulle loro pagine. La sua prima annotazione, datata 1° settembre 1939, segna l’inizio inquietante della Seconda Guerra Mondiale e cattura lo stridente passaggio da una tranquilla gita nel Vasaparken di Stoccolma a un mondo improvvisamente travolto dal conflitto.
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1 settembre 1939
Oggi è scoppiata la guerra. Nessuno poteva crederci.
Ieri pomeriggio, Elsa Gullander e io eravamo al parco Vasa con i bambini che correvano e giocavano intorno a noi e ci siamo sedute a dare una bella lezione a Hitler, concordando sul fatto che non ci sarebbe stata sicuramente una guerra – e oggi! I tedeschi hanno bombardato diverse città polacche questa mattina presto e stanno entrando in Polonia da tutte le direzioni. Sono riuscita a trattenermi dal fare provviste fino ad ora, ma oggi ho messo da parte un po’ di cacao, un po’ di tè, una piccola quantità di sapone e poche altre cose.
Un terribile sconforto pesa su tutto e tutti. La radio trasmette notizie tutto il giorno. Molti dei nostri uomini sono stati richiamati. C’è anche un divieto di circolazione per i privati. Dio aiuti il nostro povero pianeta in preda a questa follia!