La casa editrice torinese Miraggi compie quest’anno 15 anni di vita e per festeggiare degnamente questo traguardo incontriamo uno dei tre editori, Fabio Mendolicchio, anche per fare un approfondimento sulle varie Collane e le proposte e i temi, le motivazioni, il contesto e i propositi del progetto.
Fabio, partiamo dalla genesi, raccontandoci come vi siete incontrati e cosa vi ha ispirato, nel 2010, a creare una casa editrice così ben definita fin dai primi titoli e, poi, ovviamente, raccontaci le varie collane come hanno preso forma?
Capodanno 2009 io e Alessandro De Vito lo festeggiammo insieme in montagna con le relative famiglie. Io gestivo il primo ristorante di Libera contro le mafie in quegli anni ma avevo fatto un corso di grafica creativa con l’intento di utilizzarlo in cucina. Scherzi del destino! Quell’anno Alessandro De Vito lavorava come stagista per la casa editrice Lindau dove conobbe Davide Reina. Quel capodanno considerando anche l’elevato tasso alcolico, lui mi diceva che i libri uscivano, nel senso che venivano pubblicati, con il suo lavoro di stagista e che non era pagato… pagato poco alcune volte e che l’ambiente era complicato e quindi forse tanto valeva farli da sé i libri, pubblicarli in qualità di editori. Io colsi la palla al balzo e gli dissi: “allora facciamolo!”
Da lì in poi studiammo e preparammo la nostra uscita, il nostro esordio che avvenne al Salone del Libro di Torino il maggio del 2010. Da quel giorno abbiamo dimostrato con diversi successi editoriali, e che molti di voi ricorderanno, che ci sapevamo fare e malgrado questi successi abbiamo imparato sulla nostra pelle che cosa significhi fare gli editori indipendenti in Italia, dove ci si confronta con un mercato molto piccolo di veri lettori e con risicati margini di guadagno! Nel 2017 per l’appunto abbiamo ipotizzato di chiudere, perché ognuno di noi doveva fare altro per sopravvivere, ovviamente in parallelo all’enorme quantità di risorse che richiede questo lavoro. Se non abbiamo chiuso è perché ci siamo interrogati sul senso che può avere oggi fare gli editori, i piccoli editori. L’unica possibilità/soluzione che abbiamo vagliato era di fare libri di qualità, libri e autori capaci di vendere nel tempo, libri capaci di costruire un catalogo di tutto rispetto. Non nascondiamo che la nostra ispirazione ci ha portati a considerare quel genere di editoria tipo “Adelphi”. Da qui il motivo del nome della nuova linea editoriale Miraggi Baskerville, esattamente come il font utilizzato da Adelphi, perché è proprio dal font che inizia la lettura. Questa linea editoriale nel giro di qualche mese ha visto la nascita di quattro collane gemelle, tre di queste Tamizdat, NovaVlná e Janus Giano dedicate alla letteratura straniera in traduzione, e una Scafiblù dedicata agli italiani di grande qualità. Ciò che accomuna queste quattro collane e l’idea che sta alla base della letteratura clandestina, ovvero rifacendoci ai ”Samizdat” quelle opere che venivano fatte circolare clandestinamente nelle aree di confine dei paesi dell’est.
Ad oggi il catalogo si divide appunto in due linee editoriali: Baskerville e Garamond.
Miraggi Baskerville è la più conosciuta, con testi in italiano e dal mondo, suddivisa in quattro collane tutte ispirate alla “letteratura di contrabbando” o di opere spesso censurate o proibite.
Troviamo la collana di letteratura ceca NováVlna che significa “Nouvelle Vague”, straordinario periodo di libertà e creatività artistica negli anni della Primavera di Praga, che punta alla medesima freschezza e forza espressiva; poi la collana Tamizdat. termine che nel blocco comunista e in Urss, indicava le opere straniere, per lo più occidentali, fatte circolare clandestinamente; la italianissima collana Scafiblù che prende spunto dalle imbarcazioni utilizzate per il contrabbando delle sigarette a Napoli, con autori italiani che, per stile e contenuti, seguono vie non ordinarie e ortodosse e infine Janus | Giano, la preziosa collana dedicata alle traduzioni con testo a fronte.
Miraggi Garamond contiene invece gli esperimenti di poesia, racconti, romanzi e prosa della collana Golem, la saggistica della collana Contrappunti, i fumetti e le graphic novel della collana MiraggINK.
Tanti i libri pubblicati in questi anni, dove si affrontano tematiche più disparate, ma con una preferenza precisa ad argomenti che riflettono il mondo moderno e il nostro tempo contemporaneo. Vogliamo raccontarne, brevemente, qualcuno di questi libri, la scoperta di determinati autori e come avete vissuto la reazione del pubblico dei lettori alle vostre proposte?
Guarda, partirei proprio dalla reazione del pubblico dei lettori, perché è l’elemento che più ci sorprende, di fiera in fiera, di libreria in libreria, sentiamo i lettori dire, continuamente, che abbiamo un catalogo pazzesco, che non sbagliamo un colpo. Anche i librai ci danno questo feedback, ma forse sono quelli che soffrono nel proporre i nostri libri, perché vorrebbero venderne di più in quanto ne capiscono il valore ma non è facile influenzare e convincere i lettori abituati a leggere altro. Inoltre vengono pubblicati in media più di duecento libri al giorno ed è difficile riuscire a farsi notare ma piano piano sta scattando sempre più una sorta di Miraggi Mania e noi ci crediamo! Tu dici che noi abbiamo una preferenza verso il mondo moderno e anche contemporanea; probabilmente sì perché siamo prima di tutto anche noi lettori interessati a quello che ci accade intorno ma come ben sai abbiamo pubblicato, anzi ripubblicato libri che mancavano da molto tempo, grandi classici e temi importantissimi come per esempio Donne di mafia di Liliana Madeo che è ancora oggi uno dei pochi libri che denota l’importanza della figura della donna all’interno del sistema mafioso. Ma se vogliamo ricordare altri titoli troviamo Il Bruciacadaveri di Ladislav Fuks, I vigliacchi di Josef Škvorecký, Krakatite di Karel Čapek, oppure grandi romanzi mai pubblicati in Italia come Brucio Parigi di Bruno Jasenski o Memorie di uno psicopatico di Venedikt Erofeev. Non posso dimenticare Primo amore di Ivan Sergeevic Turgenev. Tra gli italiani Malapace di Francesca Veltri, Dura Mater di Ada Sirente, il grande Luca Ragagnin che non è solo considerato il sesto Subsonica per il lavoro che fa sui testi della band ma ha scritto canzoni per tantissimi artisti e ha pubblicato 36 libri, di cui 7 con noi e cito solo Pontescuro e Il bambino intermittente ma a febbraio 2026 arriva quello nuovo e ne siamo orgogliosi. Ma ancora Giacomo Sartori con Autismi, Luca Quarin con Di sangue e di ferro, Sergio La Chiusa con I Pellicani e Il cimitero delle macchine, Pasquale Panella con Poema bianco, tutta la vicenda di Il buon auspicio di Lorenza Ronzano, Piergianni Curti con due romanzi dai titoli lunghissimi Quando i padri camminavano nel vuoto e Gli amanti perduti nel transfinito, l’esordio fortunato Il nome segreto di Olga Gambari e tanti altri e dovremmo scriverli tutti. Quest’anno abbiamo puntato tutto su uno soltanto, Nicola Neri con Non commettere infinito. La collana ceca ci sta dando grandi soddisfazioni, soprattutto ad Alessandro De Vito che ne cura la scelta dei testi e traduce anche alcuni degli autori che sceglie come Jan Balában. Ricordiamo Bianca Bellová e i suoi bellissimi romanzi Il lago, Mona, Romanzo senti/mentale e L’isola che l’anno scorso abbiamo portato anche a Parma e quest’anno esce quello nuovo L’uomo invisibile sempre tradotto da Laura Angeloni. Anche Markéta Pilátová abbiamo portato a Parma e quest’anno a giugno esce quello nuovo Il sensitivo e di nuovo troviamo Laura Angeloni alla traduzione.
A questo punto non possiamo non parlare della sfida più grande nel continuare per i prossimi anni e se avete in mente nuovi progetti editoriali, soprattutto, se dovessi definire in poche parole cosa rappresenta Miraggi edizioni, per te, cosa diresti?
Caro Antonello cosa ti posso dire, è molto difficile fare gli editori, i piccoli editori nel panorama dell’editoria indipendente italiana: è un lavoro sfiancante, che prende l’intera esistenza e richiede sforzi enormi, economici ma soprattutto esistenziali. Però è molto bello, abbiamo il privilegio di entrare in contatto con anime speciali, di sceglierle, di affiancarle, di aiutarle, di confrontarci e crescere con loro, e di fare un pezzo di strada insieme. L’augurio più grande è che presto il feedback dei lettori inizi presto ad associarsi alle vendite perché il margine di guadagno è molto basso e dipende tutto dalla quantità di libri che si riescono a vendere. Da questo dipende la possibilità nostra di poter vivere facendo questo mestiere ma al momento facciamo salti mortali, ognuno di noi svolge il lavoro di sette persone mentre sopravvive facendo altro e come ben sai per me, per quelle che sono le mansioni mie all’interno della casa editrice, è un lavoro di accumulo ovvero i libri nuovi si aggiungono ai libri vecchi e poiché lavoriamo sulla costruzione di un catalogo importante va giusto bene se i libri vecchi vendono e continuano a vendere. Miraggi edizioni per me è la vita, un pezzo molto grande della mia esistenza. Credo che anche per Alessandro e Davide sia la stessa cosa, stessa cosa per gli altri soci che appaiono di meno. Diverse volte ne parliamo ma c’è anche un sogno comune di fare qualcosa che perlomeno resti.
Aggiungo che il 16 maggio, in pieno Salone del Libro, faremo una festa al Magazzino sul Po in ricordo di Giorgio Olmoti e al suo Stracci e Ossa.
La serata si aprirà con una presentazione speciale dalle 19.00 alle 20.30 moderata da me e Maria Stefania Bruno Olmoti, dedicata ai Compleanni editoriali: sognare è una pratica clandestina?
Saranno presenti alcuni editori indipendenti conosciuti lungo la strada:
Miraggi Edizioni con Valeria Carletti e il libro “A Oltranza”
NEO Edizioni con Manuela Montanaro e il suo nuovo romanzo
”L’incredibile storia di Callista Wood che morì otto volte”
Scritturapura con Massimo Miro e il suo “La faglia”
Bottega Errante con Paolo Ciampi e “Non è il paese di Dracula”.
A partire dalle 21.30, la serata si animerà con musica e parole a palco aperto, guidato da Federico Sirianni, con Veronica Perego al contrabbasso, Valeria Quarta alla voce e percussioni e tanti ospiti.
Sarà un momento di condivisione con la partecipazione di artisti e musicisti che hanno accompagnato Miraggi Edizioni in questo lungo percorso. Tra gli ospiti, ci saranno nomi noti come Guido Catalano, Lory Muratti, Andy Bluvertigo, Luca Ragagnin, Sergio Garau, Davide Passoni e Simone Savogin, Matthias Martelli, Francesco Forlani, Francesco Deiana, Valeria Carletti, Enrico Remmert, Matteo Castellan, Arsenio Bravuomo, Alessandra Racca, Domenico Mungo, Carlo Pestelli, Miriam Gallea, Blughost, Paolo Enrico Archetti Maestri (Yoyo Mundi), Trio Marciano, Luca Morino, Claudio Bellino (che disegnerà la serata sul palco), Gigi Bandini Cosi, Stefania Rosso, Liana Marino, Michele Gazich, Max Liotta, Marco Rovelli, che porteranno sul palco storie, canzoni e ricordi.
Antonello Saiz