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Lato D, libreria del desiderio: le suffragette del piacere

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La lunatica sull’orlo di una crisi di sensi torna a scribacchiare il suo diario erotico letterario su Satisfiction, sospinta e ispirata sempre dai libri, dall’eros e dai viaggi. Infatti questo scritto arriva dall’aeroporto di Malpensa dove, se Easy Jet decide di far partire l’aereo che è in già in ritardo, sto per imbarcarmi alla volta di un’altra isola del cuore: la selvaggia Lanzarote, di cui vi scriverò nel prossimo pezzo. Oggi invece vi racconto di una passeggiata letteraria ed erotica a Milano …

Qualche giorno fa nel mio girovagare senza meta, consentendo così all’imprevedibilità di accadere, senza app solo applicandosi a sentire, mi sono imbattuta in un cartello a Chinatown su cui era scritto Segui il Desiderio Libreria Lato D. Sapevo già da qualche anno che tre combattive, e competenti, sognatrici avevano creato un luogo dedicato a fare cultura sui temi del sesso, del corpo e del desiderio attraverso i libri, questi magici antichi e insostituibili alleati e alimenti per la mente e lo spirito. Lato D non è solo una libreria ma uno spazio culturale, un’oasi di quartiere, dove tutti possono scoprire domande e risposte, rispetto e libertà, parole e silenzio, consigli, pensieri e fantasie.

Sono entrata sorridente, subito ammaliata dai colori vivaci, dalle molteplici copertine, dall’offerta di gadget, ma soprattutto dal calore e dalla cordialità di una di queste tre ragazze: Marta, la libraia dai capelli viola e dal sorriso sincero.

Chi mi conosce sa quanto amo i libri e le librerie, ancor più le piccole e preziose realtà di quartiere, nate dalla passione di coraggiosi “Don Chisciotte” della letteratura, lontani dalle catene della grande distribuzione e dagli anonimi servizi di recapiti a domicilio. Se poi oltre a tutto questo, la libreria in questione declina ogni aspetto del desiderio, dell’eros, dell’amore, dell’educazione sentimentale, della magia, della filosofia, è come entrare in un altro mondo, un po’ come Alice nel Paese delle Meraviglie.

Sono una notoria ciarliera anche se da mesi mi mancavano le parole, perché a latitare erano i sentimenti. Tornato a sentire il cuore, la favella è esplosa e mi sono intrattenuta in spontanea e spassosa chiacchiera con la deliziosa libraria dai capelli viola. Le parlavo rivolgendo lo sguardo ai libri, di cui tanti fanno parte della mia biblioteca – Anais Nin, Susan Sontag, Olivia Laing, per citare alcune autrici – ammaliata e rapita dalla ricercata selezione, con titoli anche “scabrosi” ma in realtà educativi. Per esempio Tette. La Rivoluzione Femminile, Presa di Petto è un libro di Sarah Thorton che racconta la decisione dell’autrice di sottoporsi a doppia mastectomia preventiva. Un libro non va giudicato dalla copertina. Così come non si dovrebbe giudicare una persona dall’aspetto.

Chi legge si dona la possibilità di visitare più mondi, di indagare più stati d’animo, di navigare le tempeste dell’esistenza e di comprendere più a fondo se stesso e il diverso da sé.

Io e Marta, fino a quel momento due sconosciute, ci siamo subito connesse, dal vivo e dal vero, riconoscendo in noi quella comunione di letterari sensi che accomuna le anime sensibili, spesso solitarie, che al caos dei bip virtuali preferiscono il silenzio poetico delle pagine di un libro.

Oltre ad aver smarrito la parola negli ultimi mesi avevo anche abbandonato la scrittura. Perdonate quindi la mia penna un po’ arrugginita… Voglio quasi credere che Marta l’abbia percepito perché è stata lei a propormi di scrivere qualcosa sulla libreria. Mi ha fornito lo spunto giusto per, meglio ancora il desiderio di, ricominciare a mettere per iscritto le mie avventure.

Marta mi ha raccontato di aver aperto Lato D nel 2023 insieme a due socie, Anna e Giulia, anche se il progetto era nato prima dopo aver vinto il bando della scuola dei quartieri del Comune di Miano, che ha fornito loro un piccolo finanziamento con cui nel 2021 avevano creato un’associazione culturale.

Ho sempre avuto il tarlo di aprire una mia libreria dopo aver lavorato per dieci anni da Gogol & Company a Milano,” mi dice Marta. Tarlo è una parola che mi ripeterà più volte durante la nostra conversazione. Sognava di aprire una libreria sin da piccola, anche se sulla carta è una designer visiva. Lo si nota ammirando come ha sistemato la libreria in ogni ricercato e colorato dettaglio.

La sua libreria la voleva dedicata ai corpi, alla sessualità, al desiderio perché una realtà simile non esisteva a Milano. Esiste forse altrove? Marta dice di non averla trovata nemmeno all’estero. La narrazione che si fa in questa libreria abbraccia non solo l’educazione sessuale, ma anche quella affettiva e amorosa, un luogo sicuro dove condividere temi che spesso incutono vergogna. Lato D collabora anche con SessFem, collettivo/laboratorio con il quale organizza incontri e dibattiti, offrendo un’esperienza di esplorazione, apprendimento collettivo, un luogo per riappropriarsi e ridefinire il proprio corpo, piacere, linguaggio ed educazione e affrontando argomenti che spaziano dall’anatomia e fisiologia, all’influenza della struttura sociale sulla sessualità, salute delle donne, contraccezione e infezioni sessualmente trasmesse, scelte riproduttive, auto-piacere, sesso, orgasmo, orientamento sessuale, dinamiche sociali alimentate dalla diseguaglianza di genere, rappresentazioni delle donne nei mass media, pornografia, sex work, violenza di genere. 

Lato D propone anche un’ampia selezione di libri dedicati all’educazione emotiva, sociale, familiare dei bambini; sembrerebbe una scelta curiosa ma Marta mi spiega il motivo: “Noi siamo cresciute in generazioni dove non si parlava di educazione sessuale sentimentale o amorosa ed è nostro dovere colmare questa lacuna con le nuove generazioni. Dobbiamo restituire loro questi strumenti per proteggersi, anche dai mali della rete, per capirsi, conoscersi. Con un’educazione affettiva sai quando puoi dire no. O dire sì.”

La scelta di aprire la libreria a Chinatown, il quartiere cinese di Milano, ormai fagocitato dallo street food, nonché il quartiere dove Marta abita da anni, nasce dal desiderio di creare un luogo culturale e d’incontro per i residenti, tra cui le mamme di quartiere, oltre a tanti visitatori incuriositi che passano a trovarla anche da fuori città: “A livello sociale c’è bisogno di una comunità, di un presidio culturale dove organizzare laboratori per bambini, dove accogliere amici del quartiere e coltivare l’importanza delle relazioni umane.”

Mentre ero da lei è entrata una mamma a portarle del pane fresco. Altre volte è un vasetto di marmellata o una torta fatta in casa. O bambini che entrano a farle un saluto o a regalarle un palloncino. Insomma recensioni vere e dal vivo. Umanità, comunità che arricchiscono, se non le tasche, almeno le anime.

L’importanza di una libreria coraggiosamente dedicata a queste tematiche nasce anche, mi dice, dal fatto che vivendo in un paese così cattolico, quella matrice intrisa di senso di colpa ci pervade e invade, resta nel giudizio che abbiamo nostro sguardo e quindi queste “Suffragette del Piacere”, come mi è balenato di chiamarle, lottano per un cambiamento culturale, cercando di sradicare tabù e inibizioni.

Le domando se abbia incontrato anche critiche per la scelta di dedicare uno spazio a tematiche sessuali. Marta mi risponde di averle ricevute soprattutto sui social, ormai divenuti una cloaca/megafono di analfabeti emotivi che sanno solo insultare e odiare. Di certo non hanno avuto un’educazione sentimentale e affettiva, ignoranti perché ignorano e di conseguenza attaccano senza sapere e senza porsi domande. Chi la critica non hai messo piede nella sua libreria…

La libreria, in una stanzina sul retro, ha anche una vetrinetta che offre sex-toys ma è chiusa e nascosta quando entrano i bambini. Il rispetto per i sentimenti e per le sensibilità di tutti non manca certo alla nostra libraia dai capelli viola. Sono la paura e il pregiudizio a tenere lontani alcuni genitori e avventori.

La stessa editoria si è evoluta perché anni fa, mi racconta, era molto difficile reperire testi specifici sul tema della sessualità, nonché saggi educativi per bambini, tra cui libri di Chiara Gregori, dottoressa ginecologa e divulgatrice che ha tenuto anche laboratori per i più piccoli all’interno della libreria. I tempi cambiano, le menti si evolvono e realtà come Lato D iniziano a spuntare per germogliare consapevolezza sui temi dell’amore.

La libreria non si limita a offrire libri, romanzi, saggi su questioni amorose e sessuali ma presenta anche un’interessante proposta di scritti dedicati alla magia, alle streghe, alla controcultura, alla filosofia, alla spiritualità, fintanto alla psichedelia, divenuta in questi ultimi cinque anni una delle mie passioni.

Oltre alle tradizionali presentazioni di libri, Marta ha anche creato un format intitolato PARLIAMO DI … dove gli argomenti toccano temi variegati, dall’orgasmo ai tarocchi, dalla neurodivergenza alla vulvodinia, invitando di volta in volta specialisti con i quali i partecipanti, non più di una ventina, si sentono liberi di parlare e condividere. Questo è l’aspetto al quale Marta tiene molto: connettere e relazionare le persone, aiutandole a sentirsi meglio con loro stesse.

Queste suffragette del piacere impiegano il loro tempo anche andando nei licei a parlare di sessualità – Anna una delle socie fondatrici è un’educatrice – con i ragazzi, i più colpiti da questi difficili anni in termini di relazioni amorose e affettive, devastati dagli anni del Covid: Il lockdown ha annientato i corpi. Facciamo tre incontri: uno dedicato alle relazioni, uno all’identità di genere e uno alla sessualità. Così ci siamo accorte che questi ragazzi più di aver bisogno di ascoltare hanno necessità di parlare. Quindi siamo noi che ci mettiamo in ascolto. Molto spesso piangono. Piangono perché manca loro il confronto, si sentono abbandonati, sono soli.”

Anche noi di altre generazioni, Marta è figlia degli anni ’80, io dei ’70, abbiamo navigato tempeste emotive e sentimentali, nonché sessuali, ma avevamo più ascolto e connessioni umane con le quali confessarci e confrontarci. Eravamo meno soli un tempo. In un mondo iper connesso a regnare è la solitudine…

Sarà una fatalità, con accezione veneziana, meglio un segno di psicomagia, ma pochi giorni dopo aver incontrato Marta mi è stato proposto di occuparmi di una piccola libreria sull’isola di Stromboli. La libraia dai capelli viola è stata molto disponibile e generosa di consigli. Ho molto amato come ha voluto impostare Lato D, e come io stessa vorrei impostare La Libreria Sull’Isola: “E’ la mia libreria e scelgo i libri che piacciono a me. Seleziono libri che siano la declinazione del Desiderio. Desiderio inteso come sessualità ma in realtà energia trasformatrice, forza generatrice e anche divoratrice. Il desiderio è politica, trasformazione, crescita, magia. Se mi chiedi un consiglio voglio darti un libro che io amo perché questo è il mio piccolo mondo, la mia libreria rifugio.”

In un mondo che lascia spiazzati spazzati e “pazzati”, si sente la necessità di fuggire e lottare, creare e crearsi antri di gentilezza, oasi di conoscenza, approdi culturali e umani. Le piccole preziose librerie offrono un riparo al caos e forniscono gli strumenti – i libri – per barcamenarsi nella vita reale e virtuale, educando quel pensiero critico che permette di non essere fagocitati dal rumore esterno ma di sentire il silenzio interno.

Marta desiderava questo.

E il desiderio va sentito e seguito.

Trovate questa magica libreria in Via Luca Signorelli 1 a Milano, zona Chinatown.

Se passate da Marta, dite che vi manda Falli Felici.

https://latod.love/

https://www.instagram.com/latod_desiderio/ 

Roberta Denti 

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